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Siamo assolutamente contrari alla richiesta di potenziamento dell’impianto di trattamento di rifiuti speciali e pericolosi avanzata da HerAmbiente (ex-Teseco) a Ospedaletto. I numeri parlano chiaro. La proposta prevede di passare a trattare complessivamente 495.000 tonnellate all’anno di rifiuti, rispetto alle 323.600 attuali. Per quanto riguarda i rifiuti pericolosi si passerebbe da 200.000 a 340.000 tonnellate l’anno.
L’ampliamento richiesto risponde a un reale fabbisogno del territorio? No: è semplicemente un scelta di business aziendale. In nome di profitti privati ci troveremmo davanti a una imponente movimentazione di rifiuti provenienti da qualsiasi località, in un’area che è tra le più critiche della provincia, sia sul piano ambientale sia su quello della salute. Questa operazione è in contraddizione rispetto alla necessità, che noi sosteniamo con forza, di sviluppare un’economia sostenibile, diversificata e resiliente, fondata sul rispetto della salute e sulla tutela dell’ambiente.
Riteniamo molto grave che il Comune di Pisa abbia, fino a oggi, tenuto la cittadinanza sostanzialmente all’oscuro di questo progetto: i contenuti del piano di ampliamento sono emersi solo grazie a una nostra richiesta di apposita Commissione consiliare che, dopo mesi di attesa, si è svolta giovedì scorso 19 novembre. Già ad aprile avevamo inviato una lettera al Presidente della Regione Toscana e al Sindaco Conti per chiedere chiarimenti e rinviare l’iter autorizzatorio del progetto vista l’emergenza sanitaria in corso, coinvolgendo questa volta la cittadinanza. In tempo di lockdown tutto veniva rinviato, ma questo dossier è andato avanti, in assenza di comunicazioni ufficiali e di un confronto pubblico.
Gravi sono, quindi, sia le responsabilità della Regione Toscana che quella della Giunta Conti, che avrebbe dovuto e potuto attivarsi per coinvolgere sin dall’inizio la città in una discussione aperta. Adesso che la questione è diventata di dominio pubblico, il Comune si deve opporre al progetto di ampliamento dell’impianto rifiuti speciali e pericolosi di Ospedaletto, intraprendendo tutte le iniziative del caso. Porteremo con urgenza la questione in Consiglio comunale, consiglio che non può essere esautorato del potere di discutere e prendere posizione su decisioni di questa portata. In quella occasione ribadiremo, in ogni caso, l’urgenza di avviare un percorso pubblico tra la cittadinanza, affinché questa sia informata e possa decidere del futuro del proprio territorio.
Diritti in comune: Una città in comune – Rifondazione Comunista – Pisa Possibile