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“Nell’ultimo studio di Legambiente e Ambiente Italia realizzato su un campione di 87 città e pubblicato su Il Sole 24 Ore, Pisa è al cinquantacinquesimo posto per ecosistema urbano. Un dato preoccupante perché in un anno la nostra città è scesa di ben 18 posizioni, come ha sottolineato il segretario Del Torto, il punto più basso da ben 15 anni.
La Lega al governo sta facendo una rivoluzione nera: da essere una città all’avanguardia ci hanno trasformato, ben prima del covid, in una città chiusa e respingente. Con politiche propagandistiche, Pisa si è fermata a due anni fa e, come ogni cosa lasciata a se stessa, si sta lentamente trasformando nella propria ombra.
Arriveranno i soldi del Recovery Plan e questa giunta sarà chiamata a proporre degli investimenti per il nostro territorio. Questa giunta come pensa di muoversi? C’è un piano che guardi al futuro con politiche ecologiche adeguate? A giudicare da quanto visto finora, no. Dando un’occhiata ai pessimi progetti per la variante stadio (progetto che sta molto a cuore a tutti/e noi) che hanno realizzato senza tenere di conto i già ingenti problemi idrogeologici di Porta a Lucca, guardando poi i piani di cementificazione di parchi pubblici, le numerose operazioni di sostituzione dei pini marittimi con le aiuole identitaria, tanto care all’ass. Latrofa, ci accorgiamo che questa giunta risponde col “Me ne frego” a tutti quei ragazzi e quelle ragazze che assieme a Greta Thunberg sono scesi nelle piazze di tutto il mondo per chiedere politiche a favore dell’ambiente.
Leggendo le classifiche sull’ecosistema urbano chiediamo al sindaco Conti: perché non ti interessa di che città lascerai ai tuoi figli?
Siamo stufi di amministratori che se ne lavano le mani quando c’è da fare progetti per il futuro, che antepongono non si sa bene cosa alla conservazione del nostro pianeta. Forse è perché questa giunta non ha neanche un/a under 30 al proprio interno o magari nessuno di loro vive nelle zone che più risentiranno nei prossimi anni del cambiamento climatico.
Volete tenerci fuori dalla gestione dei nostri territori e questo è il risultato: politiche fallimentari che compromettono il nostro futuro. Ebbene, siamo stanchi di una classe politica vecchia e sorda di fronte agli ultimatum che il nostro pianeta ci sta lanciando.
Questa classifica è un grido di allarme urlato in faccia a chi sta portando questa città verso la direzione sbagliata e rischia di compromettere tutte e tutti. Questa giunta deve dimettersi e lasciare spazio a chi ha davvero a cuore la salvaguardia del nostro ecosistema. Servono politiche ecologiche per un “green new deal locale”, un Comune che promuova politiche per una mobilità ecologica contro l’uso dei combustibili fossili, nonché un piano quinquennale di decementificazione per favorire lo sviluppo di nuove aree verdi. Una città dove ruderi sono lasciati in mezzo alle proprie arterie stradali è una città che necessita di nuovi piani urbanistici volti alla sperimentazione di nuovi modelli abitativi volti all’autosufficienza energetica.
In questa città, invece, vediamo ogni giorno piste ciclabili usate come parcheggi, un sistema di mezzi pubblici mai rinnovato di fronte al cambiamento delle esigenze, cantieri pericolanti lasciati aperti per anni ad impattare la qualità dell’aria e il landscape cittadino.
Ci spiace sindaco Conti, ma per noi lei è bocciato!”.