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Snami Toscana ha firmato l’accordo sui tamponi rapidi antigenici

Anche lo Snami Toscana (Sindacato nazionale autonomo medici italiani) nella persona del suo presidente Alessio Lambardi ha firmato l’accordo sui
tamponi rapidi antigenici, che potranno essere effettuati dai medici di
famiglia ai propri assistiti, in studio o a domicilio, nei drive trough o
in contesti di microfocolai. L’accordo, che fa seguito a quello
sottoscritto lo scorso giovedì da Fimmg (Federazione italiana dei medici
di medicina generale), è stato siglato questa mattina, 9 novembre, a
Firenze, nella sede regionale di via Alderotti, dall’assessore alla
sanità, Simone Bezzini, e dal presidente dello Snami Toscana Lambardi,
appunto.

I contenuti del protocollo sono i medesimi: sorveglianza sanitaria,
tracciamento dei contatti, potenziamento dell’assistenza ai pazienti con
sintomi sospetti, attivazione delle centrali di continuità assistenziale.

“Si rafforza la rete. E’ necessaria la collaborazione di tutti. Grande
esempio di disponibilità in un momento così difficile
”, dichiara
Bezzini, che ricorda anche come l’accordo metta in atto una delle
indicazioni dell’ordinanza del 24 ottobre scorso, a firma del presidente
Giani, sul potenziamento della tracciabilità tramite l’implementazione dei
tamponi rapidi anche con il coinvolgimento dei medici di famiglia, che
potranno fare lo screening non solo nei loro studi o a domicilio
dell’assistito, ma anche in strutture ambulatoriali organizzate o in altri
contesti, qualora si manifestassero situazioni di microfocolai.

L’accordo, con la nostra nota a verbale – aggiunge Lambardi – mette
ancor più in risalto che il nostro sindacato, anche in questa emergenza
Covid, ha come priorità assoluta la tutela dei pazienti e degli operatori
sanitari
”.

Grazie anche alla collaborazione dello Snami si rafforza, dunque, la rete
del sistema sanitario regionale nella lotta anti Covid, che punta a
potenziare e a distribuire le risorse disponibili laddove maggiore è il
bisogno sia per contrastare la diffusione del virus tramite il tracciamento
dei positivi e dei loro contatti stretti sia per tutelare la tenuta degli
ospedali.