Physical Address

304 North Cardinal St.
Dorchester Center, MA 02124

Agroalimentare, tante storie di successo e per crescere si punta anche su fondi investimento

Buona la prima. L’edizione numero uno di “Agri-Tech Investor Day”,
l’evento organizzato, rigorosamente in videoconferenza, dalla Regione
Toscana in collaborazione con il DAGRI (Dipartimento di Agraria)
dell’Università di Firenze ed AIFI, Associazione italiana dei fondi di
investimento, ha registrato un successo che, se era certamente nelle
attese, ha tuttavia trovato ampia conferma, testimoniata dalla
soddisfazione dei protagonisti.

Vivace nel panorama degli investimenti, l’agroalimentare in Toscana nel
periodo 2017-2020 ha fatto registrare 49 progetti di investimento (sia
italiani che stranieri e relativi a operazioni greenfield, cioè nuove
società, espansioni e acquisizioni) per un totale di 330 milioni di euro. Adesso, cominciando proprio da Agri-Tech, il settore rilancia.

Il dato generale sugli investimenti nell’agroalimentare dimostra che il
settore è attrattivo
– spiega la vicepresidente e assessore
all’agricoltura Stefania Saccardi – , anche se presenta margini ulteriori di
crescita. Mi riferisco soprattutto agli investimenti greenfield. La Toscana
può garantire infatti sostenibilità e qualità delle produzioni,
controlli sulla filiera ed un importante valore aggiunto garantito dal
marchio “Toscana”, una rilevantissima leva di marketing. Tuttavia, rispetto
ad altri settori, le aziende hanno fatto meno ricorso all’aiuto dei fondi
di investimento. Per questo, eventi come l’Agri-Tech Investor Day
rispondono proprio alla logica di agevolare/sostenere questo tipo di
operazioni anche in ambito agroalimentare
”.

E’ stato davvero ottimo – commenta Simone Orlandini, direttore del DAGRI
dell’Università di Firenze – il riscontro da parte di PMI, spin-off e
startup dell’agroalimentare e delle tecnologie toscane. L’incontro, è
stata la conferma della capacità di questo settore di innovare i processi
produttivi per coniugare qualità, ambiente e reddito. Ne sono
testimonianza anche i numerosi progetti di trasferimento che il DAGRI sta
realizzando in collaborazione con le aziende del settore sulla base del PSR
regionale
.”

Una cosa è emersa chiaramente – spiega da parte sua Marco Canale,
consigliere di AIFI e presidente di Value Italy SGR – : questa è
un’esperienza che va nella giusta direzione. Le aziende hanno ben compreso
le grandi potenzialità offerte dai fondi di private equity e venture
capital. Il rapporto tra fondi e imprese può generare una sinergia
virtuosa, da parte nostra c’è piena disponibilità alla collaborazione
”.

Alcuni esempi

– Nel 2017 una delle operazioni più significative avvenute nella nostra
regione è stata quella di “Sfera agricola”, a Gavorrano (Gr), la serra
idroponica più grande e più avanzata d’Italia, oltre a essere la più
estesa del Sud Europa. Tredici ettari dove si producono ortaggi anche nei
mesi fuori stagione senza consumare suolo e rinunciando all’uso di
pesticidi.

L’imprenditore, ispirandosi alle colture fuori suolo diffusissime in
Olanda, ha presentato il suo progetto a ‘Oltre Venture’, il primo fondo
italiano che investe ad impatto sociale, da cui ha ottenuto 19 milioni per
avviare l’attività e installare gli impianti che permettono di far
crescere le piante in serra senza sfruttare il terreno.

– Nel 2018 il fondo di private equity Xenon, focalizzato su aziende
italiane del manufacturing ha acquisito il 100% di Panapesca, azienda
pistoiese leader nella trasformazione e distribuzione di pesce congelato e
surgelato. Obiettivo: potenziare gli stabilimenti produttivi (che sono
oltre che a Pistoia anche in Thailandia e Marocco), aumentare il fatturato
consolidato del 30% entro il 2022 e privilegiare il canale di vendita della
ristorazione.

– Nel 2019 ArteOlio, società agricola e start-up innovativa con sede a
Grosseto, ha compiuto un aumento di capitale di 5,5 milioni di euro,
riservato ai fondatori e al partner finanziario Verteq Capital, holding di
investimenti milanese. Grazie al supporto finanziario di Verteq Capital,
ArteOlio ha avviato un progetto di produzione di olio di oliva
extra-vergine italiano con modalità e tecniche produttive altamente
innovative e tecnologiche, che garantiscono l’ottenimento di un prodotto di
primissima qualità e al contempo un utilizzo efficiente e sostenibile
delle risorse agricole.