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L’alabastro, pietra volterrana dalle magnifiche trasparenze è posta esattamente al centro del dossier di candidatura di Volterra a Capitale italiana della cultura 2022. Una centralità significativa e fortemente voluta. Infatti proprio intorno all’alabastro si sviluppa uno dei più importanti progetti della candidatura 22 designer per 22 artigiani che prende il via sotto la guida della designer internazionale Luisa Bocchietto.
Quello dedicato all’alabastro è un percorso con tre obiettivi precisi: riportare l’alabastro al centro del sistema economico volterrano, valorizzare il saper fare artigiano che è il DNA di questo territorio e costruire un percorso di partecipazione per e con i cittadini.
22 designer per 22 artigiani nasce grazie al contributo straordinario della Regione Toscana che, lo scorso settembre, ha deciso di sostenere l’avvio del progetto intravedendone le potenzialità e il valore, che va oltre il dossier di candidatura.
Per Volterra si tratta di un altro tassello “di concretezza” che segna il cammino verso il 2022: dopo il ciclo di incontri Rigenerare umanità e la presentazione pubblica del dossier al Teatro Persio Flacco lo scorso settembre, le ricadute positive del turismo estivo (oltre 110.000 visitatori nei musei cittadini, un dato superiore al 2019) e la recente scoperta dello straordinario anfiteatro romano, che entra a pieno titolo tra gli elementi da valorizzare in vista del 2022, oggi si aggiunge il progetto dedicato all’artigianato alabastraio. “È molto importante che i contenuti del dossier stiano prendendo concretezza ancora prima della decisione, a dimostrazione che siamo prontissimi a diventare Capitale italiana della cultura” sottolinea il direttore di candidatura Paolo Verri.
A curare 22 designer per 22 artigiani è Luisa Bocchietto, designer internazionale, già Presidente e ora Senator di WDO (World Design Organization ) e prima, per anni, Presidente dell’ADI (Associazione per il Design Industriale Italiano) e oggi a capo di questa nuova sfida: ridare luce e trasparenza all’alabastro, la pietra di Volterra.
La luce è infatti uno dei temi cari alla designer internazionale celebre per numerosi lavori tra cui, il Vas-One, il grande vaso luminoso oggi diffuso in tutto il mondo, che l’architetto Bocchietto ha disegnato per Serralunga.
“Vorrei esaltare la particolarità dell’alabastro, la sua trasparenza ma anche le sue imperfezioni, quelle venature che danno alla materia il senso di unicità e di naturalità – sottolinea Luisa Bocchietto – Dovremo lavorare su queste caratteristiche anche nei confronti del pubblico, per sensibilizzarlo e fare in modo che si capisca che, in quello che alcuni vedono come un difetto, c’è invece tutta la preziosità dell’alabastro”.
Tra gli spunti di lavoro emersi durante l’incontro con gli artigiani, svoltosi in questi giorni a Volterra, anche quello di dare maggiore evidenza al processo produttivo, mostrando non solo l’oggetto finito ma anche tutta la lavorazione, così da costruire un percorso di conoscenza intorno all’alabastro di cui Volterra ospita anche l’Ecomuseo, che sarà rinnovato per il 2022.
Prima tappa del percorso sarà il prossimo Natale in cui sarà lanciata la prima collezione di oggetti firmati Volterra 22 nati dal connubio tra alabastro e design.
Grazie anche alla collaborazione delle istituzioni locali infatti, si sta immaginando un percorso di oggetti-simbolo che avranno due declinazioni: di grandi dimensioni, collocati nelle vie e piazze principali della città diventando così un’illuminazione natalizia di design, e in piccole dimensioni, adatti alle illuminazioni domestiche, a simboleggiare il dialogo costante tra città e cittadini.