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Le parole dell’assessore Gianna Gambaccini in merito alle riflessioni del primario del Pronto Soccorso di Pisa

“Mi colpisce la notizia che un medico, noto primario del nostro ospedale,  lamenta il fatto che i letti di ricovero per i casi di Covid siano vicini alla saturazione in pochi giorni. Quello che colpisce è che il suddetto medico sia stato candidato alle recenti elezioni amministrative regionali in Toscana in una lista a sostegno della coalizione vincente dello stesso colore di quella uscente. Ecco, quello che colpisce è che colui che si lamenta ha alimentato e sostenuto un sistema politico che doveva organizzare,  programmare anziché stare a parlare dell’eccellenza sanitaria Toscana, su cui nessuno sta a discutere, poiché quella eccellenza è dovuta alle capacità culturali e professionali di medici e personale sanitario, che sono tali grazie alla loro preparazione personale e non certo per le capacità dei politici. Le capacità dei politici devono risiedere nella  programmazione e organizzazione gravemente carenti in questi mesi, continua l’assessore Gianna Gambaccini – in cui l’attuale classe politica dirigente in continuità con la precedente ha vissuto da cicala, più che da formica, pur conoscendo gli allarmi degli scienziati, infettivologi, virologi ed epidemiologi, che predicevano la seconda ondata dell’epidemia da Covid-19, che si sarebbe ripresentata nei mesi autunnali. Inutili gli allarmi della Lega e del centrodestra, che chiedevano di potenziare la medicina territoriale, di potenziare gli ospedali e magari di creare un grande ospedale Hub Covid. Nel frattempo i laboratori, ove si processano i tamponi (aumentati esponenzialmente  rispetto ai mesi della scorsa primavera) sono gli stessi e gli stessi sono i problemi: mancanza di reagenti, addirittura di pipette; risposte che non arrivano e lasciano intere famiglie prigioniere di tali attese. La risposta è stata quella di assumere medici in fretta e furia, a tempo ovviamente determinato, peraltro neolaureati, in assenza di una specializzazione, rapidamente formati da tutor esperti (ma in poche settimane non credo si sopperisca  ad anni necessari a conseguire una specializzazione) che andranno a supportare le scuole e i dipartimenti di prevenzione per cercare di dare risposte ai tamponi in tempi più brevi di quelli attuali,  mentre da settimane il neogovernatore toscano aveva annunciato test rapidi almeno per le scuole ma di questi ancora nemmeno l’ombra. Tutto ciò mentre le Unità Covid recentemente riattivate in molti ospedali si riempiono in breve tempo, si lamenta la mancanza di alberghi sanitari e in molte zone come quella pisana ancora mancano le cure intermedie. Una proposta interessante potrebbe essere quella di trasformare un ospedale dismesso come quello di Massa (chiuso da relativo breve tempo) in un Hub Covid,  ove i vari livelli assistenziali potrebbero stratificarsi,  dalla alta intensità come la rianimazione, fino alle cure intermedie, validi per tutto il territorio regionale”, conclude la Gambaccini.