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Un piano di rinascita per il lago di Massaciuccoli, l’avvio dei lavori per realizzare nuovi centri visita e nuove porte di accesso al Parco, il masterplan a cura dello studio internazionale Ratti. Sono tra gli obiettivi che il consiglio direttivo dell’Ente Parco, che si è riunito oggi venerdì 18 settembre, si è dato per la fine del mandato previsto ad aprile. Uno slancio e una progettualità resa possibile grazie al primo e fondamentale risultato ottenuto in questi anni: la soluzione dei problemi legati al bilancio.
Il Piano Lago, che sarà redatto in collaborazione con gli enti interessati sulla base dello studio del professor Bonari della Scuola Superiore Sant’Anna, prevede una serie di azioni per la rinascita del Massaciuccoli. Si aggiungerà ai progetti già in itinere e finanziati: la riqualificazione del Caprile, la realizzazione dell’attraversamento in legno per raggiungere la Brilla dall’Oasi Lipu, il restauro dell’antico Navicello in legno, la batimetria per conoscere nel dettaglio la profondità e le caratteristiche del fondale, la ricognizione dello stato attuale delle bilance e dei ricoveri barchini che permetterà alla comunità di attivarsi per la loro manutenzione e ristrutturazione.
Sarà realizzata la Porta nord del Parco a Viareggio con cartellonistica specifica; previste sistemazioni degli spazi pubblici alla Marina di Torre del Lago, manutenzione dei percorsi della Macchia Lucchese, camminamenti per accedere alla Lecciona salvaguardando le dune. A San Rossore sarà rimesso a posto il percorso Sabrina Bulleri accessibile alle persone con diversa abilità. Sarà fatto un primo intervento ai magazzini dei cereali a Migliarino destinato a diventare un Centro del Parco. Per quanto riguarda la Tenuta di Tombolo partirà il restauro di Casa Elia alla Riserva della Cornacchiaia, per poterla rendere utilizzabile da associazioni come il WWF che organizzano visite guidate nell’area, e sono state stanziate le risorse per realizzare la cartellonistica dei percorsi ciclopedonali ed i punti di accesso alle pinete.
Il percorso del Piano Integrato, dopo lo stop dovuto al Covid, va avanti con incontri già programmati: porterà a delineare nella sua integrità il Parco del futuro. In quest’ambito si inserisce la progettazione del Masterplan di San Rossore, a cura dello studio di architettura ‘Carlo Ratti Associati’, che individuerà con una visione organica le destinazioni d’uso degli immobili e delle aree di proprietà, rilanciando San Rossore come un luogo da proteggere e da vivere, promuovendo il principio dell’economia circolare. Un salto di qualità internazionale.
Per quanto riguarda i progetti già in corso, continua il restauro della Villa del Gombo che finirà nel 2021. Sono aumentate le manutenzioni ai sentieri, soprattutto per l’accesso alle spiagge, un impegno che deve continuare con ancora maggior efficacia. Tutto il territorio è interessato dai lavori del progetto integrato territoriale, che coinvolge enti pubblici e aziende agricole private in interventi per la manutezione idrogeologica e la preservazione della biodiversità. Nella Macchia Lucchese, dalla Marina di Levante fino alla Bufalina, sono in corso i lavori di rimboschimento.
Per il contenimento degli ungulati, le nuove azioni già intraprese hanno permesso di diminuire di oltre il 50% la popolazione di daini e cinghiali in eccesso a San Rossore. L’Ente continuerà potenziando le attività per aiutare gli agricoltori stanziati nelle altre Tenute. Sarà indetta una gara per assegnare la gestione del centro sosta, sveltirà le procedure e incentiverà la vendita delle carni con il marchio del Parco. L’azienda agricola del Parco, recentemente rinnovata, in autosufficienza alimentare, con certificato biologico e oggetto di un’innovativa sperimentazione tecnologica, lavorerà per chiudere la filiera dell’allevamento dei bovini.