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“Il sindaco di Pisa, Michele Conti chiede alla ASL uno sforzo maggiore al dipartimento di prevenzione per monitorare che le misure di sicurezza siano rispettate nei locali frequentati da giovani. Non è ben chiaro perché il primo cittadino si rivolga all’Azienda Sanitaria, in particolare al dipartimento di prevenzione, visto che il controllo dell’attuazione delle misure di prevenzione previste dalla normativa sul Covid (DPCM 7 agosto 2020) è, ai sensi dell’articolo 11, di competenza del Prefetto che si avvale delle Forze di Polizia”. La direzione della ASL risponde al sindaco di Pisa, dopo l’intervento pubblicato il 13 agosto su “La Nazione”.
“Ricordiamo – continua la nota – che il dipartimento effettua controlli ispettivi per verificare che siano rispettate le misure di prevenzione esclusivamente in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, come prevede il D.Lvo. 81/08.
E’ sempre di competenza dei Comuni o della Prefettura (T.U. L.P.S. , riformulato dal D.P.R. 25 agosto 2001 n. 311) l’autorizzazione all’apertura e all’esercizio di locali di pubblico spettacolo, mentre la ASL partecipa esclusivamente per la valutazione degli aspetti igienico sanitari”.
“Per quanto riguarda l’attività svolta durante il periodo “Covid”, cioè dal 16 marzo, gli operatori sanitari hanno verificato i protocolli anticontagio delle maggiori attività produttive del nostro territorio rimaste aperte (banche, poste, grande distribuzione, pubbliche amministrazioni, aziende farmaceutiche e chimiche, i metalmeccaniche, ecc) e quelle che avevano avuto la deroga da parte del Prefetto a continuare la propria attività per lavorazioni particolari (edilizia manutenzione stradale, ecc)”.
“Infine – conclude la ASL – per un migliore coordinamento delle attività di vigilanza e controllo e per evitare sovrapposizioni, il 17 aprile scorso, il tavolo tecnico (DPCM 21/12/2007 art.2 comma 3) è stato esteso alla Prefettura e ad altre Istituzioni (Guardia di Finanza, Questore, Carabinieri, Ispettorato del Lavoro). Le aziende controllate al 30 giugno sono state 216 e dal 2 di maggio ad oggi, con cadenza quindicinale, la Regione Toscana assegna un numero variabile di aziende sorteggiate nelle quali svolgere il controllo del protocollo Covid. Dal 2 maggio sono state 33 le aziende interessate e 30 quelle visitate su segnalazione”.