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Al centro il tema delle radici. Giglioli: “Essenziale valorizzare il senso di solidarietà della nostra comunità”
Dopo il successo registrato nelle precedenti edizioni, dove si sono registrati oltre 700 spettatori, quest’anno sarebbe dovuta essere un’edizione completamente rinnovata con laboratori, spettacoli, mostre, itinerari, ospiti internazionali e un lavoro incredibile interamente dedicato alle nuove generazioni, ma il Covid-19 ha sconvolto questi piani. Il XXII Festival del pensiero popolare – Palio di San Rocco si farà, ma in un modo un po’ diverso. A presentare questa edizione “speciale” sono il sindaco di San Miniato Simone Giglioli, l’assessore Elisa Montanelli e l’assessore Loredano Arzilli insieme al direttore artistico Francesco Mugnari e alla co-direttrice organizzativa Marina Capezzone dell’associazione Tra i Binari.
“Le disposizioni necessarie per realizzare un’edizione in estrema sicurezza sono complicate, ma abbiamo accolto la necessità di festeggiare, di ritrovarsi e di celebrare questa ricorrenza – spiega il direttore artistico -. Abbiamo deciso di farlo, nonostante tutto, per non perdere una tradizione, per scaramanzia, perché non si sa mai che porti sfortuna, ma soprattutto perché questa nostra comunità ha bisogno di essere festeggiata come deve. In relazione alla Casa, tematica su cui Tra i Binari sta impostando la propria ricerca artistica e sociale, questo festival prende il nome ‘Radicati’. Il passaggio fondamentale sono le radici, le fondamenta, elementi essenziali per la costruzione di una Casa che va più ampiamente immaginata con la nostra comunità. Le radici sono naturali e non artificiali, e vogliamo trovarle nelle case, nelle storie che nascono dentro questi luoghi, sono le finestre e i balconi che vogliamo far parlare, perché le persone e le loro storie sono le basi su cui dover far partire tutto il radicamento di cui abbiamo bisogno”.
Saranno tre i giorni del festival: 13, 15 e 16 agosto. Si comincia con la proiezione del film “Bangla”, una storia d’amore e intercultura nella Roma contemporanea, una serata organizzata in collaborazione con Arci Valdarno Inferiore. Mentre il 15 e il 16 agosto si entrerà nel vivo del festival. Nel pomeriggio di ferragosto apriremo la giornata con un laboratorio aperto a tutta la cittadinanza: Nelken Line a San Miniato. “La Nelken Line è una coreografia che Pina Bausch ha composto nel 1982, basata su 4 movimenti essenziali che raccontano l’alternanza delle stagioni: primavera, estate, autunno e inverno – spiega ancora il direttore artistico -. Attraverso una fila si procede con la ripetizione di questi gesti per stabilire un contatto diretto con lo spazio, il movimento e l’osservazione della natura. Nel pomeriggio ci ritroveremo con chi vorrà partecipare al laboratorio per studiare la coreografia e al termine partiremo per una passeggiata per riscoprire il centro storico di San Miniato”. L’evento sarà documentato e inviato alla Pina Bausch Foundation per essere pubblicato sul canale Vimeo ufficiale ed entrare nell’archivio internazionale delle Nelken Line.
Nel pomeriggio del 16 agosto in piazza Bonaparte, invece prenderà vita il Palio di San Rocco con giochi per bambini e adulti, adattati alle disposizioni di sicurezza per la prevenzione del Covid-19, mentre le serate del 15 e del 16 agosto torneranno ad animare la storica Piazza Bonaparte con due distinte versioni del San Rocco-Varietà: una cena-spettacolo diretta da Tra i Binari APS in collaborazione con i ristoratori della piazza dove, in alternanza con le pietanze servite durante la serata, si procederà con una serie di interventi di spettacolo che vedranno in scena gli attori di Tra i Binari e Officine Cavane con ospiti diversi per entrambi le serate, e un cabaret che allieterà la serata con cantastorie, clown, attori, danzatori e musicisti per celebrare la ripartenza dopo questi mesi così difficili.
Sarà possibile partecipare alla cena e alle spettacolo oppure solo assistendo allo spettacolo (in entrambi i casi è obbligatorio prenotare).
“La quarantena a cui siamo stati costretti per fronteggiare questa emergenza sanitaria, ha reso maggiormente evidente quanto la comunità e le radici siano essenziali per ricostruire e valorizzare il senso di solidarietà che sta alla base di ogni essere umano – spiegano gli amministratori -. E proprio perché ne comprendiamo l’importanza, abbiamo voluto fortemente arrivare a realizzare questa XII edizione, pur con tutte le limitazioni del caso: sappiamo bene che non sarà la consueta festa alla quale siamo così tanto affezionati ed abituati, ma non farla sarebbe stato un duro colpo per una comunità che, nei mesi scorsi, ha affrontato questa emergenza. Un ringraziamento all’associazione Tra i Binari che ha realizzato un programma diverso ma allo stesso modo ricco ed esaustivo, con il quale dare spazio alle tradizioni che da sempre appartengono alla Città come memoria collettiva, ascoltando sogni e bisogni di un luogo centrale per San Miniato, com’è il quartiere dello Scioa”.