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Venerdì scorso il nuovo sindaco di Pisa Michele Conti ha ufficialmente incontrato, per la prima volta dopo l’elezione a Palazzo Gambacorti, i vertici dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana ossia il commissario Carlo Rinaldo Tomassini e il direttore amministrativo Carlo Milli (assente la direttrice sanitaria Silvia Briani, per precedenti impegni istituzionali).
L’incontro, a cui hanno preso parte anche il deputato della Lega Edoardo Ziello e il presidente del consiglio comunale Alessandro Gennai, è avvenuto dopo la visita della delegazione toscana della Lega – presente anche il consigliere regionale Manuel Vescovi – all’Unità operativa di Chirurgia epatica e del trapianto di fegato diretta dal professor Paolo De Simone, nell’ambito della quale sono stati illustrati gli straordinari risultati raggiunti dalla struttura che, dall’inizio del 2018, ha già effettuato 100 trapianti di fegato (119 nel 2015, 136 nel 2016, 142 nel 2017), dando inizio dal 2015 anche al programma di trapianto dei segmenti d’organo. Presenti anche il professor Franco Mosca, lo staff sanitario e amministrativo che ruota intorno ai trapianti di fegato e il dottor Michele Cristofano per la Direzione sanitaria.
La salvaguardia dell’eccellenza è stato quindi il leit motiv dell’incontro con la Direzione aziendale, con il sindaco che ha subito sottolineato l’importanza della sinergia fra le istituzioni: “L’Azienda ospedaliero-universitaria pisana – ha dichiarato – è una delle più importanti ‘industrie’ del territorio, un’eccellenza della sanità a livello nazionale e, al contempo, un punto di riferimento per tutti i cittadini pisani. Ho assicurato ai vertici dell’Azienda che troveranno nella nostra amministrazione un alleato nel difendere le eccellenze sviluppate nel corso degli anni all’interno dell’ospedale di Pisa e, per quanto di nostra competenza, un valido supporto per i progetti futuri.”
Si è poi parlato della costruzione del nuovo ospedale di Cisanello e dei tempi di avvio dei lavori, tenuto conto del ricorso pendente al Tar sulla procedura di affidamento. Appena sarà possibile procedere alla sottoscrizione dei contratti di appalto, si potrà partire con il cantiere dei lavori, per l’avvio del quale sono già in corso le opere di urbanizzazione primaria.
Un cantiere che durerà alcuni anni e che accompagnerà la trasformazione del nuovo polo ospedaliero che, una volta completato, sarà uno fra i più grandi e più importanti d’Europa, particolarmente attrattivo per servizi di alta specialità, tecnologie avanzate e innovativi modelli organizzativi di cura avviati.
A questo proposito, la Direzione ha illustrato al sindaco e ai rappresentanti politici la nuova realtà dei Centri clinici e dei percorsi sanitari integrati, che ormai a Pisa costituiscono un assetto consolidato e in espansione, e che rappresentano il futuro dell’assistenza perché ruotano intorno alla patologia, convogliando quindi tutte le risorse, umane e tecnologiche, in un’unica sede a beneficio del paziente e del processo di cura complessivo.
Altro tema affrontato è stato quello delle liste d’attesa per le prime visite specialistiche ambulatoriali (e gli esami diagnostico-strumentali) – criticità ormai comune a tutti i sistemi sanitari – che l’Aoup da almeno quattro anni sta risolvendo, per un numero sempre maggiore di prestazioni specialistiche, con la riorganizzazione delle attività denominata ‘Open Access’, basata su un costante bilanciamento fra domande e offerta di servizi e sulla separazione dei flussi delle prime visite da quelle di controllo.
L’incontro si è concluso con l’auspicio di una proficua collaborazione fra tutti i soggetti istituzionali, per fronteggiare le nuove sfide che ogni anno attendono la sanità in termini di sviluppo, sicurezza e qualità delle cure, tenuto conto delle risorse disponibili e delle implicazioni di sostenibilità (edm).