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Cambiamenti climatici, la Toscana punta sugli alberi in città: bando da 5 milioni per 63 comuni

All’avanguardia in Italia e in Europa, la Toscana mette in pratica azioni
concrete per combattere il riscaldamento globale. Lo fa con un bando
regionale rivolto a 63 Comuni grazie al quale le amministrazioni potranno
portare alberi in città, aumentando il loro “polmone verde” e contrastando
i cambiamenti climatici.

Nell’ambito della strategia regionale “Toscana Carbon Neutral” che
punta a raggiungere l’obiettivo della neutralità di emissioni
climalteranti entro il 2050, la Regione ha messo a disposizione 5 milioni
di euro da destinare ai Comuni che potranno in questo modo abbattere
l’inquinamento atmosferico grazie a progetti integrati.

L’azione principale dovrà essere proprio l’aumento di piante nelle aree
urbane, dato che oltre il 70 per cento dell’anidride carbonica prodotta
annualmente nel pianeta deriva dall’ambiente urbano. E poiché la capacità
di assorbimento di alberi e piante aumenta di efficacia in rapporto alla
loro vicinanza con la fonte emissiva, il polmone verde delle città agisce
come un filtro e la sua collocazione non va intesa solo come arredo urbano
ma come vero e proprio strumento compensativo rispetto alle emissioni,
nonché come mezzo per tutelare la qualità dell’aria e contrastare i
cambiamenti climatici.

“Un bando per una iniziativa nuova, forse la prima o tra le prime in
Italia ed Europa – ha commentato l’assessore all’ambiente Federica Fratoni
– nel quadro della strategia per il contrasto ai cambiamenti climatici che
la Regione ha voluto rappresentare in Toscana Carbon Neutral al 2050,
ovvero raggiungere la neutralità rispetto alle emissioni di Co2
attraverso: misure di sostituzione di ciò che emette CO2, o misure, come
questa, di assorbimento della CO2.

Un modo per contrastare l’anidride carbonica, diverso da quello delle
rinnovabili o dell’efficienza energetica, è quello di piantare alberi
perché facciano da filtro assorbendo le emissioni di CO2 e di gas
inquinanti.

E questo è tanto più efficace quanto più lo si fa nei centri urbani, che
da soli emettono il 70 per cento delle emissioni globali di CO2. Ecco
perché il bando stimola l’implementazione di piantumazioni nei 63 comuni
che in Toscana registrano criticità per la qualità dell’aria.

Gli alberi, a differenza di qualsiasi impianto, non producono impatti
ambientali. In questo caso non serviranno soltanto come arredo urbano, ma
come un modo efficace per assorbire CO2 e gas inquinanti come PM10 e NO2.
E’ un primo bando che, tra l’altro, presuppone la misurazione degli effetti
indotti e dei risultati conseguiti come l’abbattimento delle emissioni che
verranno registrati e saranno dunque disponibili e sotto gli occhi di
tutti”.

“La Toscana – ha detto Stefano Mancuso, neurobiologo che assieme alla la
stat-up dell’Università di Firenze PNAT ha supportato la Regione nella
predisposizione di linee guida operative che aiuteranno i Comuni a
presentare i progetti – è la prima amministrazione in Italia che ha
recepito e emanato un bando così innovativo di contrasto ai cambiamenti
climatici. Due le novità di questo bando: l’utilizzo delle piante, con le
quali è davvero possibile combattere il riscaldamento globale, e
soprattutto l’utilizzo delle stesse in area urbana, in quanto le città
sono responsabili del 70 per cento delle emissioni di C02. L’anidiride
carbonica del resto sta aumentando in modo progressivo sul nostro pianeta
al punto che, in base a studi accreditati presso la comunità scientifica,
si calcola che entro il 2070 il 18 per cento della Terra (adesso è il 5
per cento) non sarà più abitabile e quindi 1 miliado e mezzo di persone
non potranno più vivere dove vivono oggi. L’anidiride carbonica si
contrasta in due modi: o non producendola – questione complicata – o
ricatturandola in atmosfera e questo è il modo più facile: coprire la
terra di piante. Non è impossibile- ha concluso -, basti pensare che i
costi per riforestare il pianeta sarebbero inferiori a quelli sostentuti
adesso per l’emergenza Covid”.

Il Bando

Il bando sarà pubblicato nei prossimi giorni e le domande potranno essere
presentate dal 1 settembre al 30 ottobre 2020. L’approvazione della
graduatoria è prevista entro gennaio 2021.

Rivolto ai 63 Comuni che presentano maggiori criticità dal punto di vista
della qualità dell’aria, il bando prevedrà contributi in conto capitale
con un’intensità massima pari al 90% delle spese ammissibili per progetti
integrati di interventi di piantumazione e piste ciclabili.

Il progetto presentato dovrà contenere almeno un intervento di
forestazione in ambito urbano, le cui spese ammissibili dovranno comunque
essere almeno pari al 70% delle spese ammissibili totali del progetto.

Potranno essere finanziati interventi di piantumazione integrati con altre
azioni finalizzate all’abbattimento delle emissioni climalteranti già
realizzate o previste nel progetto stesso.

Al fine di evitare la frammentarietà di interventi saranno ammessi
progetti con un investimento ammissibile superiore a 50mila euro.

Ciascun Comune potrà presentare una o più domande, per un totale in
termini di contributo concedibile complessivo non superiore a 400mila euro.

Le domande dovranno essere accompagnate da uno studio che preveda, oltre la
descrizione e l’ubicazione degli interventi, le aree disponibili da
destinare agli interventi, la tipologia e la numerosità delle specie
arboree e arbustive in coerenza con quanto disposto dagli specifici
regolamenti comunali del patrimonio arboreo/verde urbano.

Lo studio inoltre dovrà prevedere anche la stima delle emissioni (diffuse,
lineari e puntuali) nell’area oggetto di intervento e rappresentazione
georeferenziata con l’individuazione delle fonti emissive e degli
interventi previsti, la stima di assorbimento complessivo delle emissioni,
anche in base alla durata delle specie

Infine nello studio dovrà essere previsto un piano che preveda le
modalità e la tempistica di fornitura e messa a dimora delle specie
nonché di gestione/manutenzione e di smaltimento, tenuto conto del ciclo
di vita delle piante.

Criteri di valutazione del bando

Quali criteri di valutazione sono previsti la capacità di abbattimento
delle emissioni di gas climalteranti, la progettazione e la cantierabilità
del progetto, il livello di cofinanziamento da parte del soggetto
proponente, la vicinanza della piantumazione alla sorgente emissiva.

Il bando prevede criteri di premialità rivolti a progetti che prevedono la
messa a dimora di specie arboree da filiera corta e/o il reimpiego nella
costruzione di immobili, arredi etc. nonché la valenza sociale-urbanistica
dell’area.

Il bando infine prevede ulteriori criteri premiali a favore di progetti
inseriti nei Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) o nei Piani di
Azione Comunale (PAC) approvati dal Comune che prevedono il monitoraggio
delle emissioni assorbite dalle specie arboree

Al fine di dare un supporto ai Comuni per la progettazione degli interventi
il bando prevederà anche un allegato tecnico contenente linee guida
operative con particolare riferimento alla metodologia di calcolo della
capacità di assorbimento delle emissioni da parte delle piante e
indicazioni sulla scelta delle piante in base a fattori di allergenicità,
alle specie sempreverdi/decidue e alla potenzialità di riempiego.

In particolare il bando prevede anche la messa a disposizione di un modello
di calcolo per la stima della capacità di assorbimento di CO2 PM2,5 e NO2
da parte delle specie