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Stanno crescendo bene le prime 52 piantine di quercia messe a dimora, alle Mandrie di Sotto, da un gruppo di bambini e bambine del catechismo di Vicopisano, il 10 novembre dello scorso anno, dopo l’incendio del Monte Pisano del febbraio 2019.
“I bambini e le bambine, le loro famiglie si stanno prendendo buona cura delle piantine _ spiega Daniela Villani che ha curato l’iniziativa insieme alle altre catechiste, a Francesco Drosera, coordinatore AIB-Anticendio Boschivo della Regione Toscana per la nostra provincia, agli operai forestali, al GVA Gruppo Volontari Antincendio e a Luca Batoni di Ficcatelo in Tasca _ andando con costanza in Monte ad annaffiarle e seguendo le indicazioni per farle continuare a crescere sane e forti. Il loro entusiasmo è veramente molto bello, vedere i bambini e le bambine così felici davanti alle loro piantine è emozionante. Ci fa pensare di poter ripetere una esperienza simile, secondo quanto ci spiegherà e dirà Drosera naturalmente.”
“E c’è un altro aspetto che emoziona in tutto questo _ aggiunge l’Assessora al Monte, Fabiola Franchi _ le piantine sono state messe a dimora nel terreno della famiglia Frosini che durante quell’incendio ha perso parte del bosco e rischiò seriamente di perdere la casa. La famiglia Frosini mette, inoltre, volentieri a disposizione dei bambini e delle bambine l’acqua per annaffiare le piantine che stanno crescendo rapidamente, insieme a loro. Ringraziamo ancora le catechiste di Vicopisano per questa meravigliosa idea. Il 10 novembre scorso fu un’esperienza splendida e sta continuando!”.
“Il nostro bellissimo Monte _ conclude il Sindaco Matteo Ferrucci _ ci dà soddisfazioni, è amato, percorso, vissuto, ma richiede enorme attenzione, ci dà anche preoccupazioni e ci fa stare in ansia. Stiamo vivendo il periodo a maggior rischio incendi e siamo perennemente in allerta, per non parlare del rischio idrogeologico e delle complessità e difficoltà nella gestione dell’acqua.
Ma vedere queste foto, sapere che questi bambini e bambine stanno dimostrando tanta passione e tanta cura, insieme ai genitori e grazie all’iniziativa delle catechiste, per le piccole querce che hanno messo a dimora insieme a noi lo scorso anno, ci fa dimenticare per qualche momento le preoccupazioni e concentrare solo sulla meraviglia di questo nostro Monte e di tutta la varietà naturalistica e paesaggistica che offre. Grazie ancora per questo dono, molto più che simbolico.”