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Creare un network che contribuisca alla realizzazione di un’economia circolare e alla transizione verso un modello economico e sociale sostenibile dal punto di vista ambientale, sviluppando progetti congiunti. Sono gli obiettivi principali dell’accordo quadro triennale sottoscritto tra l’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Area Science Park di Trieste per svolgere in maniera congiunta attività di ricerca, di supporto alle imprese e di diffusione della conoscenza sui temi dell’economia circolare. Si tratta di un obiettivo ambizioso e che, secondo i promotori, appare necessario, nella consapevolezza che una transizione non sia possibile senza avviare una collaborazione su larga scala con la comunità scientifica internazionale, con i professionisti, con i manager e con i “policy makers”, ovvero i “decisori politici”.
Da questo accordo triennale è atteso un contributo originale per sviluppare nuova conoscenza, progettare, valorizzare a livello scientifico e diffondere approcci innovativi, metodi e strumenti per rendere “circolari” quanto più possibile le organizzazioni, anche quando siano in connessione, come nel caso di filiere, di aree industriali, di distretti.
L’economia circolare è al centro delle attività condotte da docenti e ricercatori dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che ha tra i propri compiti la valorizzazione delle attività di ricerca interdisciplinari e l’innovazione nel campo del management, a ogni livello. In questo senso, all’interno dell’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, il riferimento va al gruppo SUM (acronimo di “Sustainability Management”), che opera in connessione – per gli aspetti più legati all’innovazione – con il gruppo MAIN (acronimo di “Management dell’Innovazione”). I successi e le esperienze della Scuola Superiore Sant’Anna e, nel caso specifico del suo Istituto di Management, si uniscono a quella di Area Science Park, Ente pubblico nazionale di ricerca, che ha trova la sua mission nella promozione dell’attività di ricerca e nel trasferimento dell’innovazione al settore produttivo.
“Lo sviluppo di strumenti di valutazione dell’impatto in termini di resilienza delle imprese permetterà di rafforzare la gestione dei nuovi rischi, tra cui rientrano di sicuro quelli di natura sanitaria, di cui ne è un esempio l’attuale pandemia da Covid-19, come quelli legati al cambiamento climatico e al depauperamento del capitale naturale. Si tratta di un contributo importante e necessario per la realizzazione di un modello economico sostenibile e circolare”, come sottolinea Natalia Marzia Gusmerotti, coordinatrice operativa delle attività di ricerca condotte nell’ambito dell’accordo e coinvolta in prima persona, insieme a Marco Frey, responsabile scientifico di questo accordo per l’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna.
“Un primo esempio concreto di collaborazione, al quale stiamo già lavorando insieme – spiega Fabio Morea, responsabile dell’ufficio Studi di Area Science Park – è l’analisi degli elementi critici per la competitività e per la resilienza delle imprese. Unendo le nostre due esperienze vogliamo sviluppare una metodologia basata su dati e sul rapporto diretto con le imprese”.