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Il programma dei prossimi giorni al Giardino Scotto nell’ambito del programma “Fuori Teatro”, il cartellone di eventi culturali estivi al Giardino Scotto, voluto dal Comune di Pisa e organizzato dal Teatro Verdi.
Venerdì 17: Tutto sotto il tetto, di Katia Beni e Donatella Diamanti, produzione Teatri d’Imbarco. Suoniamo al campanello di casa Beni e mettiamoci comodi per assistere allo spettacolo. Katia ci presenterà i paradossi vissuti dentro casa, nelle stanze private, al riparo dal mondo. Situazioni esilaranti, relazioni che si instaurano dentro e fuori casa e piccoli e divertenti aneddoti della vita di tutti i giorni saranno messi in luce dalla cabarettista per farci ridere delle nostre debolezze e dei nostri vizi.
Sabato 18: Alberto Nelli in concerto – Ex leader dei Divina si è fatto conoscere da radio e tv, esibendosi nei più importanti palchi italiani come “L’Arena di Verona” (apertura concerto di Zucchero), il “Rolling Stones” di Milano (apertura concerto di Elisa), il “Lucca Summer Festival” ed il “Giffoni Film Festival”. Ha partecipato come ospite a festival importanti quali “Il Cantagiro” e il “Giro Festival”, a programmi come “Roxy Bar” e “CD Live”. Nel 2016 scrive e registra in studio “Pisa grande amore”, una vera e propria canzone d’amore dedicata alla sua città natale e alla sua squadra di calcio del cuore, il Pisa.
Domenica 19: Il sigillo. Delusioni e sogni dei migranti in cerca di diritti universali. La performance propone, in forma evocativa e multi disciplinare, il percorso artistico svolto dal Cantiere delle differenze, un presidio di cultura sociale e arte contemporanea promosso dalla Regione Toscana attraverso le attività performative di sperimentazione e ricerca teatrale che Animali celesti e Aedo da molti anni rivolgono a persone in situazioni di marginalità, con particolare riferimento alle culture extra comunitarie, ai disturbi psichiatrici, alle disabilità fisiche, agli adolescenti a rischio di emarginazione e agli anziani in difficoltà. La performance è stata premiata a Palermo con una menzione speciale dalla giuria della fase finale del Premio Migrarti 2018 perché “presenta una ricchezza di linguaggi artistici e mostra un percorso di teatro sociale esemplare, in grado di coinvolgere, in una azione etica e artistica un gran numero di partecipanti con particolare attenzione ai ragazzi di seconda generazione”. Alessandro Garzella e Satyamo Hernandez, assieme ad alcuni artisti della compagnia – Sara Capanna, Giulia Paoli e Chiara Pistoia -ne hanno raccolto l’essenza fondamentale, concentrando il senso emotivo in un piccolo viaggio di parole, suoni, danze e visioni. L’atto teatrale prevede un importante contributo in video – con stralci di un docufilm curato da Indiara Di Benedetto e Shawn Hernandez, due giovani professionisti immigrati di seconda generazione.
Lunedì 20: Le libere donne di Magliano. Con Livia Castellana, regia di Andrea Buscemi, musiche originali di Niccolò Buscemi. L’urgenza di riproporre a teatro le pagine di Mario Tobino ci pare assai significativa, in un periodo storico dove la Parola poetica è così quotidianamente perentoriamente mortificata dal linguaggio televisivo. L’imbarbarimento dei comportamenti e la volgarizzazione degli intenti di questa nostra ambigua e miseranda epoca da basso impero fa a pugni con gli alti ideali che mossero dapprima il suo approccio scientifico (intriso di così grande spessore umano), poi l’intero suo percorso letterario: dove la Poesia permea direi interamente ogni sua pagina. Ne “Le libere Donne di Magliano” Tobino è maestro nel tradurre i fremiti della sofferenza fisica e psicologica, e il suo messaggio si imprime nel ricordo, turbando il sonno a distanza di anni. Forse l’arte è simpliciter questo: sapienza nella descrizione del dolore. Tobino si spinge in avanguardia ancora più in là, quasi scommettendo nientemeno che sulla cognizione del medesimo. Non è semplice, il tema è anzi il più arduo. E drammatico, perché in Tobino l’arte non imita la vita, ma è la vita stessa: per dirla con Artaud, guarda caso qui un emblema perfetto, esatta quintessenza di Teatro e Follia. Le sue pagine sono di una bellezza pittorica, e accumulano al contempo una massa enorme di materiale formale,atmosferico, umorale. Gioco di contrasto e contrappunto, per dare voce ai più umili. Già di per sé una drammaturgia perfetta: non restava che prenderci il lusso di dargli pienamente voce su un palcoscenico.
Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21.30. Per ogni spettacolo saranno disponibili al massimo 200 posti. I biglietti, nominali e distanziati secondo le normative di distanziamento per l’emergenza Covid-19, non si potranno acquistare direttamente sul luogo ma andranno acquistati in prevendita nel circuito Vivaticket.com, fino all’orario di inizio degli spettacoli.