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La Presidente della SdS Gambaccini: “E’ l’unico centro diurno per disabili della Zona Pisana che non ha ancora ripreso l’attività, ma presto ricominceremo”
Nessuno, comunque, è rimasto e sarà lasciato solo. “Durante il periodo di chiusura è stata garantita assistenza domiciliare a chi ne ha fatto richiesta e un supporto a distanza a tutte le famiglie. Presto attiveremo un’assistenza individualizzata in contesti di socializzazione e inclusione”.
La riapertura “entro il termine del 10 luglio” e la “progressiva ripresa delle attività entro la metà” del mese prossimo. Lo ha assicurato la Presidente della SdS Pisana Gianna Gambaccini rispondendo questo pomeriggio, nel consiglio comunale di Pisa, a un question time. Presto, dunque, anche il Centro Diurno “L’Orizzonte”, l’unico ancora chiuso della Zona Pisana, tornerà in attività.
La struttura riaprirà negli spazi messi a disposizione dall’Asbuc di Migliarino Pisano (Vecchiano), dove il centro si era trasferito dal novembre scorso in seguito all’inagibilità della “storica” sede di via Derna a Pisa dichiarata inagibile in conseguenza delle infiltrazioni d’acqua.
“Purtroppo – ha aggiunto Gambaccini- i tempi della riapertura post-lockdown si sono un po’ allungati causa la necessità di trovare le opportune intese fra l’Asbuc, proprietario dell’immobile, la cooperativa Agape, che è il soggetto gestore del centro, e l’associazione “La Tartaruga” che già svolgeva una parte delle proprie attività nei locali, accordi finalizzati alla separazione di spazi e percorsi alla luce delle disposizioni regionali in materia di “prevenzione del contagio da Covid-19 e tutela della salute degli operatori e degli utenti finalizzato alla riapertura delle strutture semiresidenziali per persone con disabilità”. Proprio per questo la verifica da parte dell’apposita equipe dell’Azienda Ausl Toscana Nord Ovest finalizzata alla sussistenza dei requisiti igienico-sanitari e organizzativi è rimasta sospesa in attesa dell’inoltro al competente Suap del Comune di Vecchiano da parte del soggetto gestore Agape. In ogni caso al massimo nel’arco di due settimane le attività riprenderanno, sia pure con gruppi ridotti di quattro ospiti per volta che si alterneranno durante la settimana nel rispetto delle misure di contenimento anti-Covid”.
Nessuno, comunque, è rimasto e sarà lasciato solo. “Durante il periodo di chiusura è stata comunque garantita assistenza personale domiciliare a chi ne ha fatto richiesta e un supporto e monitoraggio a distanza a tutte le famiglie – ha concluso Gambaccini- e nei prossimi giorni sarà attivata una assistenza individualizzata in contesti di socializzazione e inclusione”.