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Gianluca Porro a “Eoraparloio”: “Colpito duro dal virus. Lavoriamo per far ripartire il calcio giovanile”

Ieri sera negli studi di PisaninVideo Giovanni e Riccardo hanno condotto la trentunesima puntata stagionale di Eoraparloio. Ospiti, amici, addetti ai lavori: il focus principale è stata la ripresa del campionato di Serie B, che proprio ieri è tornato in campo con il recupero tra Ascoli e Cremonese e attende il ritorno del Pisa, impegnato sabato sul terreno della Salernitana.

Uno degli interventi telefonici è stato quello di Gianluca Porro, ex nerazzurro nella stagione della rinascita in Serie D nel 2009, che nelle scorse settimane è stato colpito duramente dal coronavirus. “Ringrazio tutti gli amici pisani per la vicinanza che mi hanno dimostrato. Il virus ha colpito duro nei miei affetti più cari, ma bisogna sempre avere la forza di andare avanti“. L’ex calciatore poi approfondisce il tema del ritorno in campo in relazione al calcio giovanile, adesso la sua realtà lavorativa: “E’ un tema vastissimo. La mia attività è chiusa completamente dal 22 febbraio in seguito all’allarme proveniente da Codogno, e ancora non siamo ancora ripartiti. Credo che la fascia di età più giovane e gli anziani siano le persone più colpite dal lockdown“.

Purtroppo la gestione dell’emergenza rimane caotica – prosegue Porro – nel mondo del calcio giovanile e del dilettantismo la situazione è veramente critica. Moltissime realtà rischiano di non ripartire più: mancano sussidi concreti, forti, immediati. Molti club si stanno impegnando per togliere le gambe autonomamente da queste problematiche, abituati come sono ad autosostenersi. Purtroppo però il quadro è molto grave: diverse società hanno praticamente deciso di chiudere, moltissime altre si fonderanno ad altre“.

L’ex nerazzurro prosegue, sottolineando che “la Lega Nazionale Dilettanti porta una fetta ampissima di risorse e introiti alla Figc. Ma nelle ultime settimane è stata quasi completamente dimenticata dal resto del movimento. Quasi tutti i bambini che giocano a calcio fanno parte di società affiliate alla LND e in questo momento corrono il pericolo di non avere un futuro sportivo“.