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Di seguito il comunicato diramato dal gruppo “Vendesi Vettovaglie”:
Ci siamo chiesti se fosse concretamente possibile un’altra piazza, un altro modello di divertimento urbano, compatibile con i diritti di chi la città la abita. Sembra di sì. Lo suggerisce l’esperienza dell’ultimo fine settimana.
L’Amministrazione Comunale ha subito corretto il tiro, dopo i risultati insoddisfacenti dell’ultima settimana, e ha integrato la prima ordinanza di contingentamento dell’afflusso in Vettovaglie, ampliandone l’area di applicazione e, soprattutto, stabilendo il divieto di vendita di bevande alcoliche da asporto alle ore 19:00.
L’esperimento di gestione del rischio assembramenti connesso alla movida ha avuto esito positivo: e la notte, per i residenti, è trascorsa in modo diverso rispetto al precedente fine settimana. Il divieto di vendita di alcolici, soprattutto, è stato fondamentale per evitare i comportamenti più incivili che abbiamo sopportato negli ultimi anni; comportamenti spesso incentivati e causati dal consumo smodato di bevande alcoliche, anche da parte di giovanissimi. L’ampliamento dell’occupazione degli spazi pubblici per gli esercenti di P.zza Vettovaglie ha inoltre garantito una movida ordinata e ha responsabilizzato i commercianti per i comportamenti dei propri clienti.
In sostanza, le misure anti-assembramenti, adottate dall’Amministrazione Comunale, insieme al controllo dinamico assicurato dalle Forze dell’Ordine e alla collaborazione degli esercenti, hanno avuto effetti positivi anche per limitare il fenomeno malamovida, che si era già ripresentato nel fine settimana post-lockdown.
Va reso merito al Comune per aver agito con determinazione e tempestivamente corretto la precedente ordinanza, definendo un piano di regolamentazione della movida cittadina che, alla prima prova sul campo, si è rivelato efficace. Certo: permangono delle criticità, dopo la mezzanotte, quando i locali sono chiusi; sono stati registrati assembramenti in P.zza Cavalieri e in alcune zone dei Lungarni, favoriti anche dall’abusivismo commerciale (vendita di alcolici da asporto). Non sono mancati, peraltro, anche nelle zone limitrofe a P.zza Vettovaglie, i noti comportamenti incivili, sebbene in misura minore rispetto al “normale” e, comunque, specialmente in orari notturni. Anche il “mercato libero” delle sostanze stupefacenti, che ha operato florido e indisturbato nei mesi prima e durante il lock-down (ad es. in P.zza Vettovaglie), ha risentito delle misure; nella piazza e nelle zone limitrofe non è stato riscontrato il consueto assembramento di soggetti dediti al traffico di sostanze stupefacenti. E’ probabile, però, che siano migrati in altre zone della città.
C’è una variabile comunque da considerare e con cui ci si dovrà confrontare, nel futuro: oggi si ragiona con un flusso di movida sensibilmente inferiore a quello normale, a causa della mancanza di una significativa parte della componente universitaria.
Nonostante queste criticità, non condividiamo in alcun modo la “bocciatura” radicale che le associazioni di categoria e, in special modo, Confesercenti Toscana Nord, hanno espresso in merito alle misure disposte dal Comune.
Le misure adottate per ridurre rischio-assembramento rappresentano – a nostro parere – una base per programmare la gestione della movida quando al “distanziamento sociale” si sostituirà – finalmente – la vita sociale di sempre. Si è definito un modello operativo che può essere applicato anche nel post-covid. Alcune misure potranno essere mantenute anche nel futuro, magari diversamente modulate: il limite orario per la vendita di alcolici, ora fissato alle 19:00, potrebbe essere ad es. prolungato; anche la possibilità di occupare maggiore spazio pubblico per gli esercenti è una misura che potrebbe essere mantenuta anche nel post-covid; entrambe garantiscono sia i residenti, perché riducono afflussi ed episodi di inciviltà varia (alimentati dall’alcol), e i commercianti, che possono svolgere la loro attività in modo sicuro, attraverso la consumazione ai tavoli e puntare sulla qualità dei prodotti e del servizio.
Rimane centrale e determinante il tema dei controlli dinamici delle zone interessate dalla movida (anche dopo le ore 00:30) da parte delle Forze dell’Ordine. Su questo punto, riscontriamo la convergenza di posizioni espresse pubblicamente da alcuni esercenti commerciali e dalle associazioni di categoria. Più in generale, riconosciamo l’atteggiamento di responsabilità di molti commercianti, che si sono adeguati alle misure e hanno contribuito concretamente al loro miglioramento. Siamo convinti di poter contare sullo stesso atteggiamento propositivo quando si tratterà di pensare alla gestione della movida cittadina, contemperando esigenze del commercio e diritti dei cittadini. Già ora esprimiamo la nostra disponibilità per un tavolo di lavoro per scrivere insieme le regole per la movida per il ritorno completo alla normalità, da proporre in modo condiviso all’Amministrazione Comunale.
f.to Gruppo Vendesi Vettovaglie