Ciao Gigi, Signore del calcio nerazzurro

E’ arrivata la notizia. Forse non del tutto inaspettata, ma è arrivata con grande tristezza. Sapevamo che Gigi Simoni non stava bene; dopo il malore del giugno scorso la famiglia giustamente aveva chiesto la doverosa riservatezza verso quell’uomo così mite, mai sopra le righe, che aveva fatto sognare per anni i tifosi di mezza Italia calcistica: quando arrivava lui le squadre cadette avevano grosse possibilità di fare il grande salto. A Pisa è successo ben due volte negli anni ’80, un amore tra il Mister e la città iniziato e mai più terminato, non per niente aveva deciso di stabilirsi qui da noi già da molti anni. Un malore che era arrivato tra l’altro beffardamente dopo pochi giorni dall’ultima promozione nerazzurra in serie B.

E’ l’allenatore Nerazzurro (pisano) del Secolo e non poteva essere altrimenti in una città che lo ha sempre considerato un mito dell’era Anconetani per le generazioni degli attuali quarantenni in su.

Lo abbiamo visto in pubblico l’ultima volta in quel pomeriggio di aprile dello scorso anno per festeggiare i 110 anni del calcio Pisano contornato da ragazzi (di ieri e di oggi) festanti e desiderosi di fargli solo un saluto e di stringergli la mano; mentre si è sentita invece, maledettamente, la sua mancanza la sera della festa a Teatro in onore di Romeo Anconetani per ricordarlo a vent’anni dalla sua scomparsa. Tutti i nostri campioni simbolo dell’apice calcistico nerazzurro senza il loro condottiero, signorile ma fermo. A lui sarebbe piaciuto molto esserci, ne siamo sicuri. Anzi era lì con il pensiero, noi lo abbiamo sentito.

Ciao Gigi, la tua figura rimarrà scolpita indelebilmente nei cuori dei tifosi e degli sportivi pisani.

Condoglianze alla moglie Monica e a tutta la famiglia da parte della redazione di Pisa In Video