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Turismo balneare, la soddisfazione di Galletti (M5S): “Prezzi calmierati negli stabilimenti per le fasce medie e deboli e fondi ai Comuni per migliorare i servizi sulle spiagge libere”

“L’approvazione di questo mio atto in Consiglio regionale è un risultato concreto, che consentirà a molte famiglie toscane di poter trascorrere le ferie negli stabilimenti balneari della nostra regione a prezzi ridotti. Una proposta che si aggiunge al bonus vacanze di 500 euro, che sarà stanziato a breve dal Governo.

Così Irene Galletti, consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e candidata alla presidenza della Toscana per il Movimento 5 Stelle, commenta il risultato ottenuto con l’atto che porta la sua firma.

“Con l’approvazione di questo Ordine del giorno – precisa la candidata – la Giunta si impegna formalmente affinché i gestori degli stabilimenti balneari prevedano sistemi di riserve posti e di prenotazioni a prezzi calmierati per i nuclei familiari meno abbienti, con particolare tutela per le famiglie con figli minorenni, le persone con disabilità e gli over 70. Quest’anno è giusto pensare meno al profitto e maggiormente al valore sociale di quel turismo che ci sarà permesso di fare, un atto doveroso date le aumentate ristrettezze economiche di molti nuclei familiari. Alla luce della proroga delle concessioni fino al 2033 ottenuta dal governo nazionale, direi che è una contropartita assolutamente ragionevole”.

“Oltre a questo – sottolinea Galletti – ho chiesto fondi adeguati da destinare ai Comuni costieri per consentire una gestione unicamente pubblica delle spiagge libere, in collaborazione con le associazioni volontarie di salvamento presenti nella Regione. Si deve garantire agli utenti un adeguato servizio di sorveglianza per il rispetto delle normative anticontagio, compresa la sanificazione delle eventuali strutture e pertinenze (docce, bagni, pedane etc.), ma anche un adeguato servizio di salvamento e pulizia della spiaggia. Le spiagge libere ormai sono fazzoletti di sabbia circondati da arenili nelle mani dei privati, pretendere che questi pochi spazi siano accoglienti e sicuri per i bagnanti è il minimo che si possa chiedere, e la Regione deve avere l’obbligo di aiutare i Comuni su questo con finanziamenti strutturali”.