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“Vogliamo mettere a disposizione della città alcune idee che pensiamo possano aiutare tutti in questa fase di ripartenza – spiegano – e che dovranno necessariamente seguire la piena attuazione del piano Riapri Pisa che, al momento, abbiamo visto solo su carta. La prima riguarda la creazione di grandi spazi di condivisione a disposizione dei cittadini e delle attività commerciali, creando a Pisa un modello da esportare anche altrove. Per farlo serve che il Comune metta a disposizione gratuitamente, una volta terminata l’emergenza, tutti gli spazi pubblici possibili: se infatti oggi è fondamentale riaprire la Ztl per garantire di poter arrivare con la macchina davanti ai locali che fanno l’asporto, quando questi potranno riaprire sarà necessario che possano sfruttare al massimo lo spazio di fronte ai loro ingressi per agevolare il distanziamento della clientela. Questo può valere per i lungarni e per le principali piazze della città, ma anche per tutte le zone del litorale. Così facendo potrebbero essere attuati anche specifici progetti in accordo tra gli esercenti e potrebbero tenersi, in sicurezza, anche spettacoli di accompagnamento alle serate“. Una proposta in linea con la previsione del governo, annunciata ieri dal ministro Franceschini, di esentare bar e ristoranti dalla tassa di occupazione del suolo pubblico.
In ultimo, ma non per importanza, l’accessibilità alla tecnologia e al digitale. “Su questo punto in particolare – concludono Mazzeo e Picchi – si può davvero lavorare in sinergia tra Comune e Regione: la giunta toscana, proprio ieri, ha stanziato 500mila euro per l’acquisto di tablet e portatili e noi vogliamo che da settembre tutte le famiglie abbiano la garanzia di essere dotate di strumenti adeguati a una eventuale ripresa, anche parziale, della didattica a distanza. Noi, come sempre, siamo a disposizione per trovare insieme le soluzioni migliori e crediamo che questo sia il momento di agire in modo collettivo mettendo da parte le bandiere e le appartenenze ma pensando solo e soltanto al bene di Pisa, delle pisane e dei pisani. Speriamo davvero che il sindaco e la giunta siano disponibili a fare altrettanto“.