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Confesercenti sicura: “La Toscana può riaprire anche subito grazie ai protocolli di sicurezza”

Aprire subito e in sicurezza si può. Noi siamo pronti con protocolli sanitari per tutte i settori commerciali. Protocolli che i nostri responsabili delle aree di Confesercenti Toscana Nord hanno consegnati ai sindaci per fare ancora più pressione verso la Regione affinchè ottenga dal governa una propria autonomia per le riaperture”. Questo il pensiero del presidente Confesercenti Toscana Nord Alessio Lucarotti al termine di una tre giorni che ha visto l’associazione in un vero e proprio porta a porta con le amministrazioni comunali. “L’incredibile colpo ricevuto in questi mesi di chiusura per piccole imprese del commercio sia fisso che ambulante, ristorazione, artigianato, accoglienza, rischia di diventare definitivo se non si definiscono subito tempi brevi e modalità sicure e sostenibili per la riapertura. Non si può rimanere ancora chiusi per settimane, mesi in qualche caso, in altri ancora a tempo indeterminato come il comparto del turismo a cominciare dagli stabilimenti balneari. La sicurezza e la tutela della salute sono la priorità assoluta. Noi siamo pronti con protocolli per tutti i settori che possono garantire la riapertura da subito”.

Viareggio, Massarosa, Camaiore, Pietrasanta in Versilia, Lucca, Altopascio, Capannori in lucchesia, Pisa, Pontedera, San Miniato, Bientina, Vecchiano e San Giuliano nel pisano, sono solo alcuni delle amministrazioni che hanno ricevuto i protocolli di Confesercenti Toscana Nord. Ancora il presidente: “Le imprese attendono una ripresa immediata per ripartire. In queste settimane hanno dimostrato senso di responsabilità garantendo servizi di qualità e in totale sicurezza. Aprire in sicurezza, quindi, si può. Anche subito. Occorre avere riferimenti normativi chiari ed univoci su cosa serva fare; occorre definire protocolli puntuali per ogni tipologia di attività che garantiscano lavoro, sicurezza e salute. Noi siamo pronti e ci siamo rivolti agli enti locali, alle prefetture, alla Regione, perché nel rispetto delle normative sanitarie nazionali si decidano tempi immediati per la ripartenza; non tutti i territori hanno lo stesso livello di criticità e questo deve essere un punto fermo. Attendiamo davvero una risposta positiva per anticipare le date fissate per il 18 maggio e 1° giugno. La rabbia e la protesta di questi giorni sono giustificate – conclude Alessio Lucarotti –, per imprenditori che da quasi due mesi non stanno più lavorando. Ma il compito di una associazione è quello di rimanere lucida e pensare a come ripartire da subito. Attraverso protocolli messi a punto proprio dai nostri imprenditori”.