Le ‘Storie di coronavirus’: tutto il bello del lockdown raccontato dalla blogger pisana Silvia Ceriegi di www.trippando.it

Il mondo non si è del tutto fermato: si è adeguato al periodo di emergenza. E a venire in soccorso c’è, come al solito, la rete. Lo sa bene Silvia Ceriegi, blogger pisana, consulente web e founder di www.trippando.it che dopo aver dedicato il suo portale alle segnalazioni di tutte le attività da svolgere in tutta sicurezza tra le nostra mura domestiche, ha iniziato a raccontare nelle ultime settimane il bello di questo (strano) periodo.

“Da blogger e consulente online, mi occupo da sempre di sondare quello che succede nel web, amplificatore di fenomeni e iniziative che nascono il più delle volte come fenomeni di vita quotidiana. Mi sono resa conto che tante, tantissime persone anche in questo periodo di isolamento hanno scelto percorsi insoliti, di riflessione e condivisione. Di vicinanza e di speranza. Per questo ho voluto raccontarle: volevo trasferire ai miei lettori un po’ di ottimismo in un clima di incertezza che tutti noi percepiamo come frenante”, spiega Silvia.

Tutte le “storie di Coronavirus” hanno un comune denominatore: unire le solitudini per creare insieme e mettere gratuitamente le proprie creazioni a disposizione degli altri.

Sono storie di vicinato, di fotografia, di arte applicata alla condizione sociale che viviamo.

Come quella di Viviana Corvaia, fotografa palermitana da poco trasferitasi a Torino, che ha iniziato a condividere sui suoi canali social immagini del suo condominio e delle persone che lo abitano, che si ritrovano sui terrazzini, affacciati sul cortile. O quella di Anna Gatti, pedagogista, che dopo aver trovato sul davanzale della sua finestra dei cartoncini bianchi, lasciati senz’altro da un vicino di casa, li ha raccolti e colorati coi suoi bimbi e il compagno creando una “piccola mostra da cortile” proprio alla finestra dove i cartoncini erano stati lasciati bianchi, restituendo bellezza all’ignoto donatore e agli altri vicini. O anche quella di Giulia Solano, attrice e insegnante di teatro e lettura ad alta voce, che a Pisa, città anche di Silvia, ha ideato “Rodari al telefono: le “Favole al telefono” di Gianni Rodari lette da attori e disponibili in file audio su un portale interattivo, creato insieme ad amici informatici e grafici.

Viviana Corvaia: Torino in quarantena

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Anna Gatti: la piccola mostra da cortile

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Giulia Solano: Rodari al telefono

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Tutte le storie sono disponibili in lettura e consultazione qui: https://www.trippando.it/tag/storie-di-coronavirus/.