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Emergenza Covid19, sostegno psicologico telefonico

Ansia di contrarre il virus, attacchi di panico, disturbi del sonno, paura di non poter ritornare a una vita normale. Sono questi i disagi emersi dalle telefonate arrivate al servizio “Supporto psicologico telefonico”, gestito dalle Misericordie provinciali pisane in collaborazione con la Società della Salute della zona pisana, rivolto a tutti colori che vivono situazioni di difficoltà psicologiche legate all’emergenza Covid-19. Un servizio gratuito e anonimo di ascolto, sostegno e confronto a cui, dal 23 marzo ad oggi, si sono rivolte oltre 100 persone (104 per l’esattezza), di età compresa tra i 40 e i 60 anni, per il 70% donne. Dieci sono state le telefonate di persone che sono rimaste “bloccate” a Pisa a seguito del divieto di spostarsi. Per tre utenti è stato valutato di coinvolgere i Servizi territoriali, che hanno preso in carico i casi segnalati.

Il numero, 0587353118, è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 20, e il sabato dalle 10 alle 13. Alle chiamate rispondono psicologi, psicoterapeuti e psichiatri che offrono consulenza a titolo volontario.

Per i cittadini in isolamento domiciliare per positività riconosciuta al Coronavirus e/o loro familiari è invece attivo, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, il numero 338 9576694, di “Primo soccorso psicologico”, nato dalla collaborazione tra l’Unità Funzionale Salute Mentale Adulti della Zona Pisana dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest e Sds Pisana.

“L’isolamento sociale determinato da questa emergenza sanitaria può risultare difficile e doloroso per molte persone – ha detto la presidente della Società della Salute Pisana Gianna Gambaccini – : per questo motivo mi sono attivata per dare ai cittadini la possibilità di confrontarsi con un professionista in caso di difficoltà psicologiche. Ringrazio ancora per la preziosa collaborazione il dottor Maurizio Pieri, responsabile dell’Unità Funzionale Salute Mentale Adulti della zona pisana, e l’Associazione Misericordie Pisane, che ha creato il gruppo di lavoro per quest’emergenza coordinando i professionisti che già operano nelle singole sedi”.