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Sarà possibile “prenotare” una o più lezioni dei professori della Normale. In segno di solidarietà verso le scuole italiane, oggi sottoposte alle molte difficoltà suscitate dal passaggio integrale alla didattica a distanza, la Normale di Pisa ha lanciato l’iniziativa “La Normale va a Scuola”: i docenti dell’istituto universitario in cui si sono formati Fermi e Carducci, Ciampi e Rubbia si sono resi disponibili a tenere ore di didattica a distanza nelle scuole di secondo grado di tutta Italia fino alla fine di questo anno scolastico. I programmi scolastici relativi a Storia dell’arte, Fisica, Latino e greco, Biologia e scienze della vita, Storia antica, Letteratura italiana, Storia, Filosofia, Scienza politica potranno essere approfonditi con specifiche lezioni a richiesta tenute dal corpo docente della Scuola Normale Superiore.
Sarà la stessa Normale a gestire le sessioni virtuali, invitando le classi con Google Meet. Per soddisfare il numero maggiore possibile di domande, più classi da tutta Italia potranno essere accorpate fino al numero massimo consentito dalla piattaforma, attualmente 250 utenti, con i professori e ricercatori della Normale che dalle proprie abitazioni entreranno nelle case degli studenti del nord, centro e sud Italia, uniti in un’unica aula virtuale.
Gli inviti ai dirigenti scolastici sono partiti lunedì, e in poco meno di due giorni sono pervenute oltre 300 domande da docenti di tutta Italia (anche dal comune di Codogno, primo epicentro italiano dell’epidemia di coronavirus). L’interesse per questa iniziativa è finora diffuso in modo omogeneo, a livello geografico e disciplinare: molte le richieste pervenute per le lezioni sulla teoria della relatività, sulla storia contemporanea d’Italia e sulla peste antonina, sui Promessi sposi e sul DNA.
Gli insegnanti delle scuole secondarie di secondo grado che intendono far partecipare le proprie classi all’iniziativa sono tenuti a compilare il form online disponibile a questa pagina entro e non oltre la mezzanotte del 20 aprile 2020. La Normale, compatibilmente con le disponibilità del suo corpo docente, cercherà di soddisfare il maggior numero possibile delle richieste pervenute, ed è probabile che una seconda iscrizione, fino a esaurimento posti, si renderà necessaria dopo questa prima fase.
Il direttore della Normale, professor Luigi Ambrosio, ha scritto personalmente ai dirigenti scolastici italiani, e ha commentato così: «Tra i tanti esempi di senso civico e di resistenza coraggiosa cui stiamo assistendo in questi giorni drammatici, quello offerto dagli insegnanti e dalle insegnanti delle scuole secondarie è di importanza strategica per il nostro futuro: il sacrificio dei vostri istituti per assicurare la continuità educativa a generazioni di allievi e allieve è un invito alla Normale a fare la sua parte». La Normale intende dunque mantenere forte il legame di collaborazione e amicizia con le scuole secondarie italiane, anche in questo momento di difficoltà: «La Normale è con voi», ha concluso Ambrosio.