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In piena emergenza coronavirus, l’Ospedale didattico veterinario “M. Modenato” del Dipartimento di Scienze veterinarie dell’Università di Pisa continua ad assicurare le cure urgenti agli animali lasciando aperto il servizio di pronto soccorso e di terapia intensiva H24. La struttura di San Piero a Grado, pur avendo contratto le varie attività nell’intento di rafforzare i dispositivi del #iorestoacasa e per salvaguardare la salute degli operatori e di tutti, ha mantenuto i servizi di emergenza seguendo le indicazioni della Federazione Nazionale dell’Ordine dei Veterinari e in linea con le indicazioni dei provvedimenti di legge nazionali.
“Accanto alle iniziali preoccupazioni, subito fugate, rispetto alle possibilità di contagio, fino alle necessarie attività di presa in carico di quegli animali i cui proprietari stanno vivendo momenti terribili e talvolta definitivi, la presenza degli animali nelle case sta dimostrandosi una preziosa risorsa per migliorare e ridurre la tensione nella vita delle persone – spiega la dottoressa Chiara Mariti, ricercatrice di fisiologia veterinaria ed esperta di comportamento animale del Dipartimento di Scienze Veterinarie– La possibilità di uscire, il contatto e l’interazione, rappresentano infatti, elementi di socialità che oggi stanno acquistando più chiara evidenza e utilità. In questa logica, la cura degli animali, la comprensione del loro benessere e della loro salute, rappresenta un elemento inderogabile, come previsto dalle stesse normative”.
È in questo scenario che l’Ospedale didattico veterinario, oltre a diffondere sul suo sito indicazioni di comportamento volte ad assicurare il benessere degli cani e dei gatti nelle nostre case, ha lasciato attivi i servizi di urgenza, interpretando la terza missione dell’Università come servizio di utilità per continuare a essere vicini, in sicurezza, alle persone e ai loro animali e, quindi, assicurare un pronto soccorso a quanti dovessero trovarsi in condizioni di necessità e urgenza nelle cure dei propri pet. Il pronto soccorso è attivo in convenzione con la Regione Toscana anche per l’intervento sui selvatici in difficoltà.
“Non solo gli animali da compagnia hanno bisogno di assistenza in questo periodo, ma anche gli animali in produzione zootecnica – aggiunge la professoressa Micaela Sgorbini, direttore sanitario dell’Ospedale – Il personale clinico-ostetrico dell’ospedale continua quindi ad assicurare, sia ai bovini allevati nella stalla dell’Università al Centro Avanzi, sia agli animali presenti nelle stalle consorziate con il Dipartimento di Scienze Veterinarie, le ordinarie attività di assistenza e controllo medico-riproduttivo, per dare sanità e continuità ai processi di produzione agro-alimentare di cui il nostro Paese continua ad avere grande bisogno”.