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La Giunta Comunale, riunita ieri in teleconferenza per affrontare alcuni degli argomenti più urgenti nella gestione dell’emergenza sanitaria in atto, si è espressa anche sulla questione del Giugno Pisano. La Giunta ha ritenuto che al momento attuale non sussistano le condizioni per poter mettere in moto la macchina organizzativa per l’estate 2020. Così l’assessore alle tradizioni storiche Filippo Bedini si è espresso al termine della riunione: “Purtroppo dopo il Capodanno Pisano dovremo rinunciare anche al Giugno così come lo conosciamo, con le strade di Pisa invase da migliaia di persone per la Luminara e il Gioco. Stiamo vivendo una situazione senza precedenti, nella quale navigare a vista non è un atteggiamento da sprovveduti, ma l’unica cosa che abbia senso fare: nessuno può prevedere l’evoluzione della pandemia e quando potremo riuscire a tornare alla vita “normale”. Non spetta né a me né alla Giunta prendere decisioni e fare previsioni sui tempi, possiamo soltanto attenerci alle indicazioni delle autorità sanitarie”.
“I quattro momenti più importanti che caratterizzano il mese di giugno – spiega Bedini – ovvero Luminara di San Ranieri, Gioco del Ponte, Regata delle Antiche Repubbliche Marinare e Palio di San Ranieri non potremo viverli nel giugno 2020. Premesso che l’organizzazione degli eventi del Giugno richiederebbe lo svolgimento di numerose gare per affidare i relativi servizi che andrebbero fatte oggi, è comunque impensabile che a giugno momenti di aggregazione, come quelli cui siamo abituati nelle giornate degli eventi più importanti, possano riprendere. Stiamo pensando in alternativa a dar vita ad eventuali piccole iniziative, segni da realizzare, che possano comunque permetterci di mantenere un minimo di continuità con le nostre tradizioni cittadine, anche in questo momento di difficoltà.”
“Si discute molto in questi giorni – prosegue l’assessore – se si debba parlare di rinvio o di cancellazione. Con la Giunta abbiamo ritenuto che la situazione non sia tale da permettere di fare previsioni in un senso o in un altro. Certamente alcuni eventi sono legati quasi inscindibilmente a ricorrenze di calendario: la Luminara, per esempio, è intrinsecamente legata alla festa di San Ranieri. È vero che nella storia ci sono state Luminare straordinarie, ma poter prevedere oggi l’eventuale percorribilità di certe strade non è da amministratori responsabili. Diverso è il discorso per il Gioco, per cui un momento fisso c’è, ma non è così vincolante, perché non è direttamente legato a una festività religiosa. Tuttavia anche in questo caso le decisioni da prendere, previo il coinvolgimento del Consiglio degli Anziani, che in questo mese peraltro non si è potuto riunire, dipendono dall’analisi di aspetti, anche di carattere tecnico, che devono essere opportunamente valutati e che sono molteplici. Prima di tutto c’è da capire quando i combattenti potranno riprendere ad allenarsi. La regata delle Repubbliche Marinare, che quest’anno si dovrebbe svolgere ad Amalfi, a seguito di una riunione del comitato che riunisce le quattro città è stata al momento rimandata al 13 settembre. Per quanto riguarda, infine, il Palio di San Ranieri, la valutazione è simile a quanto detto per la Luminara”.
“Questa la situazione attuale – aggiunge Bedini -. Parlando, invece, in prospettiva, tengo a sottolineare come, nonostante le oggettive difficoltà contingenti, il nostro proposito di rilanciare le Tradizioni sia sotto l’aspetto della riscoperta della vera essenza di questi momenti e più in generale della storia di Pisa, sia sotto quello, più prosaico ma non meno importante, della valorizzazione delle dotazioni, rimane fermo. Mi rendo conto che il mondo è destinato a cambiare radicalmente anche dal punto di vista economico, e anche per quanto riguarda i capitoli di bilancio legati alle tradizioni storiche siamo pronti a fare la nostra parte. Ma sicuramente non siamo disponibili a fermare i progetti intrapresi e non intendiamo azzerare niente del lavoro avviato. Nonostante gli imponenti sforzi già fatti, il patrimonio delle Tradizioni è ancora in sofferenza; i costumi, le biancherie e tutti i materiali vanno mantenuti tutti gli anni e durante tutto l’anno. Non stiamo parlando di investimenti secondari, stiamo parlando di un mondo che deve, nonostante tutto, andare avanti”.
“Non ci fermeremo – conclude infine l’assessore – non solo perché non sarebbe giusto, ma anche perché sono convinto che uno degli elementi più importanti sui quali si dovrà fondare la rinascita delle nostre città sarà proprio la riscoperta del senso di appartenenza, dell’identità, della “provenienza” e delle ragioni fondanti del nostro essere comunità. E in questo senso tutto deve passare dai momenti di vita legati alla nostra storia. Dirò di più: il vero momento in cui Pisa capirà che la vita è ripartita come la desideriamo, e con essa anche il turismo e il commercio, essenziali per la nostra città, sarà proprio quando potremo ritrovarci sui Lungarni a contemplare, nella suggestione dei lampanini, la meraviglia della Luminara, sul Ponte di Mezzo ad abbracciare i combattenti del Gioco al termine della battaglia, o lungo le spallette ad applaudire gli atleti dei nostri equipaggi da regata”.