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L’Azienda USL Toscana nord ovest, in relazione all’evolversi della situazione Coronavirus “Covid-19” sta mettendo in atto tutti i necessari interventi finalizzati a:
garantire la stretta applicazione delle misure di prevenzione e controllo delle infezioni in tutte le strutture sanitarie, inclusi i servizi di pronto soccorso;
attuare le procedure per la valutazione, l’attivazione e la gestione dell’intervento di presa in carico e di trasporto del paziente “caso sospetto” attraverso operatori del 118;
applicare le procedure per la presa in carico degli eventuali “casi sospetti” da parte delle strutture di Malattie infettive;
attuare le procedure per la valutazione, l’attivazione e la gestione dell’intervento di sorveglianza sul territorio da parte del dipartimento di prevenzione.
Gli incontri in corso con i medici ed i pediatri
I medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta sono chiamati a collaborare nella gestione di pazienti che presentano sintomi influenzali e di eventuali casi sospetti, in modo da ridurre il più possibile accessi non necessari alle strutture di Pronto Soccorso e agli ospedali e contribuendo, pertanto, alla rete di sorveglianza territoriale.
Per fare il punto della situazione ed aggiornare sulle misure adottate a livello nazionale e regionale, i direttori di tutte le Zone Distretto dell’Asl Toscana nord ovest hanno organizzato incontri già in corso nelle varie sedi, ma che si concentreranno in particolare nella giornata di sabato 29 febbraio, con l’obiettivo di arrivare a coinvolgere tutti i medici e pediatri che operano sul territorio. A queste riunioni operative con i professionisti prendono parte operatori del dipartimento di prevenzione, nello specifico dell’Igiene e sanità pubblica, e dell’area cure primarie.
L’incontro con i sindacati
Oggi (26 febbraio) nel pomeriggio è in programma nella sede direzionale via Cocchi a Pisa una riunione tra la direzione dell’Asl Toscana nord ovest, insieme ad alcuni componenti dell’unità di crisi aziendale, ed i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Anche in questo ambito sarà fatto il punto della situazione e verranno illustrate le misure di prevenzione adottate per il Coronavirus “Covid-19”.
L’unità di crisi aziendale
Si riunisce anche oggi (mercoledì 26 febbraio) alle ore 17 l’unità di crisi aziendale, formata dalla Direzione e da tutte le componenti ospedaliere e territoriali (compresi i medici di medicina generale) coinvolte nel percorso di prevenzione per il Coronavirus “Covid-19”. Nel corso dell’incontro verrà fatto il punto della situazione nei cinque ambiti territoriali.
L’unità di crisi aziendale è in costante collegamento con la task force regionale che ha sede nell’assessorato in via Alderotti e con l’unità di crisi regionale, con sede in Palazzo Strozzi Sacrati, piazza Duomo 10, sede della giunta regionale.
Percorsi dedicati nei pronto soccorso
Nei pronto soccorso sono stati strutturati percorsi specifici con l’obiettivo di limitare ogni forma di promiscuità con utenti a sospetto di contagio.
Resta valida la raccomandazione a tutte le persone che manifestano sintomi influenzali di rimanere a casa e consultarsi con il proprio medico curante e di non recarsi in ospedale.
Per chi si autopresenta è stato comunque costruito un percorso specifico e sono stati predisposti quesiti dettati da precisi criteri epidemiologici per formulare le domande di accettazione. Se le risposte alle domande formulate al momento dell’accettazione sono affermative, il paziente viene avviato ad un percorso dedicato.
In tutte le strutture di Pronto Soccorso degli ospedali dell’Azienda USL Toscana nord ovest è stato per questo attivato un pre-triage per le persone che provengono dalle zone a rischio e che presentano sintomi come febbre, tosse e malattie respiratorie acute.
L’accesso spontaneo al Pronto Soccorso è possibile solo tramite questo “pre-triage respiratorio”.
Negli ospedali delle Apuane, di Fivizzano, di Pontremoli, di Lucca, di Pontedera, di Livorno, di Cecina, di Portoferraio e Versilia la Protezione civile ha già montato o sta montando le tende per creare la zona di pre-triage fuori dai pronto soccorso.
Tutte le strutture si sono comunque organizzate per garantire questo screening preventivo, con modalità specifiche in base agli spazi a disposizione.
Si conferma che in questi giorni nei pronto soccorso si registra un significativo calo di accessi, segno che la cittadinanza ha compreso e raccolto l’invito a recarsi in ospedale solo in caso di effettivo bisogno.
Check point all’ingresso degli ospedali
Negli ospedali è stato istituito o si sta istituendo un unico ingresso controllato – check point (nella foto allegata quello presente all’ospedale di Lucca), oltre ovviamente al Pronto Soccorso
Qui viene effettuato un servizio di controllo durante il quale viene verificata l’eventuale presenza di tosse o raffreddore e, in caso positivo, viene rilevata la temperatura. Se necessario all’ingresso, come in tutte le sale di attesa presenti in ospedale, sarà richiesto di indossare una mascherina come misure cautelativa nei confronti delle altre persone.
In tutti gli ospedali sono state attivate specifiche misure di limitazione degli accessi (da verificare in ogni struttura il sistema dei varchi realizzato e gli orari precisi). Previsti dovunque:
– una riduzione dell’orario di accesso e degli orari di visita nei reparti di degenza;
– l’accesso da parte dei cittadini soltanto dall’ingresso principale;
– la possibilità di autorizzare la presenza di un solo visitatore per paziente, incluse le assistenze H24 autorizzate dal coordinatore;
– nelle aree che erogano prestazioni assistenziali (CUP, ambulatori, radiologia, Day Hospital, Day Surgery, etc) è consentita la presenza dei soli pazienti o, se necessario, di un solo accompagnatore.
L’Azienda chiede ancora la comprensione della cittadinanza, visto che si tratta di provvedimenti assunti a tutela della salute collettiva: il piccolo disagio legato al rispetto di queste semplici norme aiuterà gli operatori dell’Asl a gestire al meglio l’emergenza e proteggere gli utenti più fragili.
Si ricorda ancora che i cittadini che devono effettuare prestazioni ambulatoriali non urgenti possono rinunciare alla visita o all’esame senza il pagamento di alcuna penalità per la mancata disdetta.