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«Attualmente non ci sono le condizioni per adottare provvedimenti contingibili e urgenti, quali il blocco del traffico, in merito al superamento dei limiti dei livelli di PM10», così l’assessore all’ambiente Filippo Bedini.
«I superamenti, che pure ci sono stati specie nella prima settimana dell’anno, sono contenuti all’interno dei limiti previsti dalle normative. Certo, le previsioni meteo per i prossimi giorni non lasciano ben sperare ma l’ufficio ambiente segue costantemente la situazione e qualora dovesse peggiorare valuteremo le iniziative più idonee». «Del resto, i superamenti evidenziati dalla centralina de I Passi e la sostanziale identità nei dati riscontrati nel confronto con la centralina del Borghetto evidenziano come i valori negativi di questi primi giorni dell’anno non derivino dal traffico locale poiché il maggior contributo ai livelli di PM10 è da connettersi con gli aumenti legati alle condizioni del fondo naturale e a un forte incremento del contributo degli impianti di riscaldamento. Ma, negli ultimi giorni, la situazione è per fortuna migliorata, tanto che dall’11 al 13 gennaio non si sono registrati sforamenti, con livelli molto bassi».
«Pisa non si trova in un’area geograficamente chiusa come la piana Firenze-Prato- Pistoia, e pertanto non rientra tra i Comuni più direttamente a rischio di superamento dei valori limite di PM10 e eventuali interventi contingibili sarebbero sostanzialmente inutili».
«Nell’anno appena concluso, la media giornaliera è stata la più bassa almeno degli ultimi dieci anni. Purtroppo con il 2020 siamo partiti male ma ciò è dovuto alle particolari condizioni climatiche, risultanti dal combinato disposto di forte alta pressione e forte abbassamento delle temperature (con conseguente maggior utilizzo degli impianti di riscaldamento) che si registrano in tutta l’Europa occidentale da almeno 2 settimane. Dunque, grande attenzione ma niente allarmismi; per il momento, visti soprattutto i dati degli ultimi giorni, ritengo ci si possa limitare a un appello a limitare la temperatura in case e uffici, lavorando sui termostati in modo da non superare mai i 20° centigradi e, come sempre, a ridurre più possibile l’uso dell’auto privata, magari organizzandosi con colleghi e amici».