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Provava a rubare negli uffici Enel: arrestato un pluripregiudicato in via Battisti

Nella tarda serata del 30 agosto gli Agenti delle Volanti della Questura, impegnati nei servizi di controllo del territorio, in via Cesare Battisti , sono stati avvicinati da una cittadina che riferiva di aver visto un giovane vestito di scuro che aveva forzato una porta ed era entrato negli uffici Enel di quella via. Gli agenti, subito intervenuti, hanno sorpreso l’uomo, una vecchia conoscenza delle Forze di Polizia, S.F  del 1980 – pluripregiudicato per reati contro il patrimonio – che aveva danneggiato seriamente la porta scorrevole d’ingresso che si affaccia su via Battisti ed aveva infranto con violenza con un cestino della spazzatura un’altra porta di disimpegno, nel tentativo di arrivare dentro gli uffici e le stanze del palazzo.

Immediatamente tratto in arresto, addosso all’uomo sono stati trovati blocchi di ricette e timbri provento di furti presso l’ospedale cittadino. S.F. è inoltre inottemperante al foglio di via obbligatorio emesso dal Questore di Pisa a gennaio del 2018 ed è altresì inottemperante alla misura cautelare inflittagli questo 7 agosto 2019 dal tribunale di Pisa del divieto di ritorno nella provincia di Pisa. Reati per i quali verrà denunciato alla Procura della Repubblica di Pisa, oltre che per il reato di ricettazione, per il possesso dei blocchi di ricette mediche. Arrestato per il reato di tentato furto aggravato è stato trattenuto nella cella di sicurezza della questura in attesa del giudizio per direttissima.

Sempre nella giornata di venerdì 30 agosto, i servizi di controllo delle Volanti sono stati rafforzati dalla presenza del reparto prevenzione Crimine di Firenze: nell’ambito del predetto servizio è stata denunciata all’Autorità Amministrativa, ai sensi dell’art. 75 del D.P.R. 309/90, tale B. R., nata nel 1972 a Livorno e residente a Carrara (MS) in quanto trovata in possesso di 0,9 gr. di sostanza stupefacente di tipo eroina. In centro storico sono state anche identificate sette ragazze nomadi, tutte slave e tutte in stato di gravidanza, provenienti da campi nomadi della provincia di Roma; al termine delle procedure di identificazione sono state riaccompagnate alla Stazione ferroviaria per poter raggiungere il loro domicilio.