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Dal 1 al 19 luglio la missione archeologica dell’Università di Pisa è impegnata nello scavo di due saggi nei Praedia di Giulia Felice, un complesso abitativo che occupa un intero isolato della città antica di Pompei. Impegnati sul campo ci sono docenti, tecnici e studenti dell’Ateneo e ricercatori della Scuola IMT Alti Studi Lucca che portano avanti il progetto “Pompeian Residential Architecture. Environmental, Digital, and Interdisciplinary Archive” (PRAEDIA), iniziato nel 2016 come collaborazione tra il Parco Archeologico di Pompei, l’Università di Pisa, il Laboratorio SMART della Scuola Normale Superiore di Pisa (SNS) e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).
PRAEDIA intende contribuire alla conoscenza dell’edilizia domestica di Pompei attraverso un programma di indagini multidisciplinari nella Regio II, una zona di cruciale importanza nel tessuto della città antica, delimitata da una porta urbica, dall’anfiteatro, dalla necropoli di Porta Nocera e dalla principale arteria cittadina, via dell’Abbondanza. In questa prima fase, la ricerca riguarda in particolare i cosiddetti Praedia di Iulia Felix, un vasto complesso che occupa un intero isolato della città antica (Regio II, Insula 4).
Sin dalla loro scoperta alla metà del Settecento, i Praedia hanno incuriosito gli studiosi con la loro combinazione di elementi tipici di una casa (spazi abitativi organizzati attorno ad un atrio), di una villa (un giardino con giochi d’acqua, spazi per la consumazione di pasti all’aperto, un esteso parco) e settori commerciali (appartamenti dati in affitto, terme aperte al pubblico, una taverna). La campagna 2019 ha lo scopo di chiarire la storia di questo complesso, grazie all’indagine delle fasi di occupazione più antiche.
In questo senso, un approfondito esame dei Praedia di Iulia Felix potrà apportare nuovi dati per una riflessione critica della nozione di “prototipo abitativo romano”, così da evidenziare la natura malleabile dei suoi elementi compositivi. Per far fronte a tali obiettivi, il progetto PRAEDIA è basato su un approccio multidisciplinare e su più line di ricerca, che includono indagini geofisiche, scavi stratigrafici, ricostruzioni digitali e virtuali, così come lo studio delle tecniche costruttive, della decorazione parietale e pavimentale, e dell’economia dell’antica Pompei.
La campagna di scavo è diretta da Marialaura Iadanza (Parco Archeologico di Pompei) e coordinata da Anna Anguissola (del dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa) e da Riccardo Olivito (Scuola IMT Alti Studi Lucca). Lo staff è costituito inoltre da Chiara Tarantino (del dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa), Emanuele Taccola (del dipartimento di Civiltà e forme del sapere dell’Università di Pisa, laboratorio LaDiRe), Sara Lenzi. Con loro ci sono cinque studenti: Jessica Bartelloni, Chiara Balestrino, Antonio Monticolo, Giulia Sportelli, Angelica Tortorella.
È possibile seguire le attività di scavo sui canali Instagram e Twitter: PRAEDIAproject, #PRAEDIA #PRAEDIAperti.