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Il viaggio di “Terre di Pisa”, il nuovo brand nato su iniziativa della Camera di Commercio di Pisa per identificare le peculiarità agroalimentari, artistiche, storiche, naturali e l’offerta turistica dell’entroterra pisano, prosegue senza sosta. Questa volta, dopo il debutto dello scorso anno, si tratta di un ritorno, nel cuore del Mediterraneo, per la ventitreesima edizione della Borsa Mediterranea del Turismo che si è svolta a Napoli dal 22 al 24 marzo e che ha visto la presenza di nove imprese del settore turistico nello stand collettivo della Camera di Commercio di Pisa. Una manifestazione, quella partenopea, tra le principali fiere turistiche in Italia ed evento leader nel settore B to B, con oltre 22.000 visitatori, 6000 agenzie, 500 espositori distribuiti su un’area espositiva di 20.000 mq. Vetrina prestigiosa, dunque, per la “destinazione turistica pisana” che ha suscitato notevole interesse, tra i buyer nazionali ed esteri, grazie anche alla varietà dell’offerta delle aziende del nostro territorio: benessere termale, agriturismo di livello, produzioni vitivinicole di pregio, prodotti di filiera cortissima, beni culturali e servizi turistici all’altezza.
Ecco le imprese partecipanti:
“Terre di Pisa – afferma il Presidente della Camera di Commercio di Pisa, Valter Tamburini – sta diventando adulto e inizia a misurarsi seriamente con il mercato e le altre destinazioni turistiche. I risultati sono incoraggianti, cresce la consapevolezza degli operatori, delle istituzioni coinvolte nel progetto e si consolida il rapporto tra il settore turistico propriamente detto e le altre eccellenze territoriali, in primis quelle agroalimentari. In tal modo – prosegue Tamburini- nel panorama toscano si sta progressivamente affermando l’identità dell’intera filiera turistica pisana e questo anche grazie alla sintesi prodotta dal marchio territoriale “Terre di Pisa”. Una destinazione turistica che, oggi, può essere promossa unitariamente, con strategia coordinata, risorse e modalità adeguate ed in contesti di livello che ne consentano l’affermazione, questa è la sfida, quale marca di richiamo internazionale”.