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A Pontedera “Poeti di versi”: giovedì 21 marzo i ragazzi regaleranno poesie nei pressi della stazione

Che cos’è la poesia? A cosa servono i poeti? Fino a che punto i giovani e la società contemporanea riescono ancora percepire il senso di questa forma d’arte? Come la poesia può aprirci al mondo e all’accoglienza della diversità? Hanno provato a dare una risposta a queste domande alcune docenti dell’Istituto comprensivo “Pacinotti” con il Progetto “Poeti di versi”, percorso coordinato dalle insegnanti Samantha De Simone e Lucia Mannucci, con la collaborazione del Comune di Pontedera, dell’assessore Liviana Canovai e della Biblioteca “G.Gronchi”.

Le docenti hanno organizzato un’iniziativa speciale per celebrare la Giornata mondiale della poesia. Nell’intento di far uscire la poesia dalle aule scolastiche e di inondare le strade del quartiere con i versi dei poeti studiati, gli alunni di alcune classi della scuola secondaria di primo grado e della scuola primaria “Dante Alighieri” giovedì 21 marzo, in prossimità della stazione, offriranno ai passanti delle pergamene contenenti dei versi celebri assieme a poesie da loro composte e addobberanno alcuni alberi con rime riportate su sagome plastificate, ispirate nella forma a temi primaverili.

Le poesie, già selezionate dai ragazzi nel corso dell’anno scolastico, sono volutamente attinte da più repertori culturali, del passato e del presente, e contemplano l’intero patrimonio poetico mondiale, da quello europeo a quello asiatico, da quello nordamericano. Per l’assessore Canovai “Questo progetto rappresenta una preziosa opportunità per gli alunni, non solo perché è l’occasione per avvicinarli al linguaggio poetico, ma anche e soprattutto perché i ragazzi possono confrontarsi con culture e sensibilità differenti che interpretano temi pur sempre comuni, quali l’amore, l’amicizia, il legame con la propria terra. Giocando con versi poetici, smontando e rimontando poesie, scegliendo e incastonando rime all’interno di rielaborazioni personali, gli alunni possono dunque toccare con mano l’universalità del messaggio poetico e il suo potere emotivo e, allo stesso tempo, possono percepire il valore di quella diversità che ci rende tutti uguali davanti alla bellezza. Proprio in quanto bellezza, piacere, emozione e sentimento, la poesia va condivisa. Ed è per questo che portandola al di fuori delle mura scolastiche l’Istituto può creare un nuovo canale di comunicazione col quartiere, un dialogo culturale ed interculturale costruttivo, che ci auguriamo possa proseguire anche in futuro”.

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