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Pisa si prepara ad entrare nel 2026. Come ogni anno il 25 marzo si celebra il Capodanno in stile pisano e dunque, secondo la tradizione, Pisa anticiperà di 9 mesi il resto del mondo. Il programma delle iniziative, con appuntamenti dal 20 al 25 marzo, è stato presentato questa mattina dall’assessore alle tradizioni della storia e dell’identità di Pisa Filippo Bedini con una conferenza stampa nella sala Umberto Moschini di Palazzo Gambacorti, sede della Mostra permanente delle tradizioni della storia e dell’identità di Pisa.
Come sempre l’appuntamento principale sarà in Cattedrale, martedì 25 marzo, quando a Mezzogiorno si svolgerà la cerimonia del raggio di sole e del dono dei ceri che segna il passaggio al nuovo anno. Una tradizione che si richiama a quanto attestato già da documenti del X secolo che testimoniano come la città facesse coincidere l’inizio del nuovo anno con l’Annunciazione a Maria Vergine dell’Incarnazione di Gesù. La cerimonia sarà preceduta, alle ore 11, dal Corteo storico della Rappresentanza pisana che partirà da piazza XX Settembre per arrivare fino alla Cattedrale di piazza del Duomo. Per l’occasione i palazzi comunali e il Ponte di Mezzo saranno come di consueto vestiti a festa con i vessilli storici di Pisa.
“Per la nostra Amministrazione il Capodanno Pisano non significa semplicemente organizzare un evento celebrativo dedicato – dichiara l’assessore alle tradizioni della storia e dell’identità di Pisa Filippo Bedini – ma è molto di più, è un momento per i cittadini per riscoprire, conoscere, approfondire la storia di Pisa e il senso di appartenenza alla città, grazie ad iniziative pensate ad hoc”.
“Anche quest’anno – prosegue Bedini – la rievocazione la fa da padrona, con i gruppi pisani coinvolti in varie forme e momenti: cortei, spettacoli di musici e sbandieratori, mostre e la giornata di lunedì al Giardino Scotto dedicata in modo particolare alle scuole. Ma per il Capodanno 2026 in stile pisano abbiamo voluto inserire molte novità e riscoprire alcuni progetti del passato, muovendoci su tre direttrici. Una è quella che abbiamo intrapreso già dall’inizio di questo mandato – spiega Bedini – cioè l’apertura di luoghi iconici della città: tre degli spazi di maggior prestigio e bellezza che gestiamo, la chiesa di santa Maria della Spina, il Fortilizio e la Torre Guelfa e la Cappella di sant’Agata, saranno aperti e visitabili dal 22 fino al Capodanno. In secondo luogo il buon cibo, creato con prodotti del territorio. Ecco quindi che abbiamo voluto riprendere il “Menù in stile pisano”. Grazie alla collaborazione con l’assessore Pesciatini e le associazioni di categoria Confcommercio, Confesercenti e CNA nel fine settimana del 22 e 23 in molti locali di ristorazione di Pisa sarà possibile mangiare pisano. Non solo: vogliamo anche promuovere la cultura del cibo realizzato con i prodotti della filiera corta. Da qui l’idea del “Capodanno della terra”, ovvero la proposta del mercatino di Slow food in piazza della Pera, con laboratori legati alla proposta, degustazioni e cultura agroalimentare. Infine spettacoli e musica, con due concerti previsti domenica 23 e lunedì 24, preceduti da uno spettacolo multiforme la sera di sabato 22 in piazza dei Cavalieri, che culminerà con “Pandora”, una esibizione dei Mercenari d’Oriente, gruppo salito alla ribalta nazionale grazie alla trasmissione RAI “Dalla strada al palco”. Non mancheranno appuntamenti culturali per offrire a cittadini e turisti uno spaccato di pisanità a 360°.
“Tra le novità di quest’anno – conclude l’assessore – la possibilità di partecipare al corteo storico del 25 marzo. Invito i cittadini interessati a ritrovarsi alle ore 11 in piazza XX settembre e ad esporre da finestre o balconi la bandiera con la croce di Pisa”.
IL PROGRAMMA
Giovedì 20 marzo
– ore 17:30, Palazzo Gambacorti, sala delle Baleari – Presentazione del libro “Il sogno – Cronaca pisana del 1679” di Luigi Navarrette (Edizioni ETS). Intervengono Massimiliano Grava, Cristina Moro, il curatore Manuel Rossi. Introduce Filippo Bedini.
Sabato 22 marzo
– ore 16:00 – per le vie del centro – Corteo storico e spettacolo di musici e sbandieratori della Compagnia Balestrieri di Pisa;
– ore 17:00 – biblioteca comunale SMS – Presentazione del libro “Sei pisano se… dialetto pisano e modi di dire pisani”, a cura della casa editrice Felici;
– ore 17:30 – per le vie del centro – la BadaBimBumBand presenta “Opus band”
– ore 21:15 – Piazza dei Cavalieri – Intrattenimento del “Giullar Cortese”, al secolo Gianluca Foresi;
– ore 21:45 – Piazza dei Cavalieri – I Mercenari d’Oriente presentano lo spettacolo “Pandora”.
Sabato 22 e domenica 23 marzo
– Menu in stile pisano nei ristoranti cittadini aderenti all’iniziativa.
Da sabato 22 a martedì 25 marzo
– dalle 09:00 alle 19:00, Chiesa di Santa Maria della Spina – Infiorata dell’Annunciazione, a cura di Pro Loco Fucecchio aps.
Sabato 22, domenica 23 e martedì 25 marzo
– dalle 15:30 alle 17:30, Cappella di Sant’Agata, via San Paolo – apertura a cura dell’Associazione culturale “Il Mosaico”.
Sabato 22 e domenica 23 marzo
– dalle 15:30 alle 19:30, Palazzo Gambacorti – Mostra di armature e balestre e visite guidate alla Mostra permanente delle Tradizioni storiche, a cura dei Balestrieri di Porta san Marco.
Sabato 22 e domenica 23 marzo
– Piazza La pera, Il Capodanno della terra – Mercatino degli antichi sapori con laboratori per bambini, a cura di Slow food Pisa e colline pisane, in collaborazione con l’associazione Alma Pisarum;
– ore 17:00 – Piazza La pera, Storie di Toscana – spettacolo di burattini a cura di Habanera Teatro;
– dalle 10:00 alle 19:00, Fortilizio della Cittadella – Mostra delle ceramiche pisane, in collaborazione con Il distretto delle ceramiche del ‘900 di san Giovanni alla Vena.
Domenica 23 marzo
– ore 17:00, davanti alla Chiesa di Santa Maria della Spina – Concerto gospel dell’Annunciazione per il Capodanno pisano 2026 s. p. – con Voices of heaven choir (in caso di pioggia il concerto si svolge nella chiesa di San Michele in Borgo).
Lunedì 24 marzo
– dalle 10 alle 18, Giardino Scotto – tratto di mura urbane – Bastione san Gallo. Evento di rievocazione storica, con racconto della storia delle mura e del bastione, animazione, strumenti musicali medievali e falconeria, a cura di Balestrieri di Porta san Marco, Associazione Il cavallo di san Martino, Musikantika e Falconeria Sunrise. Visite guidate per le classi delle scuole medie.
– ore 17:00, Palazzo Gambacorti, sala Moschini – “Dalla riscoperta, la valorizzazione di una ricorrenza cittadina” – tavola rotonda con Alberto Zampieri e Stefano Gianfaldoni promossa dalle Nobili Parti di Mezzogiorno e Tramontana in collaborazione con l’Associazione Amici del Gioco del Ponte.
– ore 19:00, Conad Le Mura (via Emanuele Filiberto, 9) – “Fuori Le Mura”, in collaborazione con Pisa Jazz e Comune di Pisa, presenta il concerto di Dimitri Grechi Espinoza dal titolo “Oreb – Il significato spirituale del suono”.
Martedì 25 marzo
– ore 11:00, piazza XX Settembre – Corteo storico del Capodanno pisano, con le rappresentanze dei Cortei della città, da Palazzo Gambacorti alla Cattedrale;
– ore 11:45, Cattedrale, Liturgia dell’Annunciazione;
– ore 12:00, Cattedrale, Cerimonia del raggio di sole e dono dei ceri.
NOTIZIE STORICHE
Fin dal X secolo i Pisani fecero coincidere l’inizio dell’anno con l’Annunciazione (e quindi l’Incarnazione di Gesù), ossia 9 mesi prima del 25 dicembre. Si ottenne così l’Anno Pisano ab Incarnatione Domini (o Christi). Il primo documento datato in Stile Pisano che lo attesta risale al 985. Questa data di inizio anno rimase in vigore per secoli anche nelle terre appartenenti alla Repubblica di Pisa: la costa fra Portovenere e Civitavecchia, Gorgona, Capraia, Elba, Pianosa, Corsica, Sardegna, Baleari, Gaeta, Reggio Calabria, Tropea, Lipari, Trapani, Mazara, Tunisia, Algeria, Egitto, Palestina, Siria, la città di Azov (nel Mare omonimo, sulla foce del fiume Don) e Costantinopoli, dove i Pisani furono gli unici occidentali a potersi stabilire, insieme ai veneziani.
Cerimonia del raggio di sole. Differente, rispetto a quello tradizionale, è poi il momento del passaggio al nuovo anno che non corrisponde alla Mezzanotte bensì al Mezzogiorno, quando da una finestra della navata centrale del Duomo un raggio di sole illumina la mensolina a forma di uovo posta sul pilastro accanto al celebre pergamo di Giovanni Pisano.
Ripresa della tradizione. Il Capodanno in Stile Pisano durò fino al 20 novembre 1749, giorno in cui il Granduca di Toscana, Francesco I di Lorena, ordinò che in tutti gli stati toscani il primo giorno del gennaio seguente avesse inizio l’anno 1750. Quindi, anche Pisa dovette uniformarsi all’uso del calendario gregoriano. Solo negli anni ‘80 del Novecento si tornò a parlare di questa ricorrenza e da allora il Capodanno è tornato ad essere festeggiato con iniziative culturali in anticipo sul resto del mondo. Il merito della ripresa moderna del Capodanno Pisano si deve in particolare a due pisani recentemente scomparsi: Umberto Moschini e Paolo Gianfaldoni.