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Pontedera, inclusività e impegno sociale: Istituto Modartech laurea 60 professionisti della creatività

Dagli outfit ispirati a colossal del cinema come Avatar, alle collezioni che esplorano tematiche sociali come l’autismo, fino ai progetti di marketing per sensibilizzare la Gen Z sull’Alzheimer. Inclusività, valori ed originalità si fondono nei nuovi progetti di moda e comunicazione che gli studenti di Istituto Modartech presenteranno al prossimo “Graduation Day” di marzo, l’appuntamento dedicato alla consegna dei diplomi di laurea della scuola di alta formazione di Pontedera, in programma dal 17 al 21 marzo a Villa Crastan. A ricevere le corone d’alloro saranno 60 ragazzi e ragazze che hanno completato i corsi di laurea triennale in “Fashion Design” e “Communication Design”, che ancor prima di terminare il percorso di studi hanno avviato collaborazioni con prestigiose realtà del Made in Italy e non solo, tra le quali Giorgio Armani OperationsMax Mara Fashion Group, EtroDiorDolce&Gabbana, Jimmy Choo così come agenzie di comunicazione in Italia e all’estero, grazie al programma Erasmus+.

Forte la componente sociale legata alle tesi discusse in questa sessione, esaltata in particolare nella collezione “Oltre la selva” che esplora il tema dell’autismo attraverso una narrazione ispirata alla Divina Commedia, paragonando il viaggio di Dante con il percorso vissuto dalle persone autistiche. Negli outfit, simbolo di inclusività e sensibilizzazione, vengono utilizzati zip, elementi di chiusura e materiali “user-friendly” a livello tattile e funzionale. Temi simili quelli affrontati in “Echi del cuore”, progetto di marketing sociale che combina gioielleria, influencer marketing e sensibilizzazione sull’Alzheimer per coinvolgere la Generazione Z in una causa spesso percepita come distante. Storytelling e approccio esperenziale emergono anche in altri progetti che analizzano come i brand di lusso, soprattutto nel settore della gioielleria, costruiscano un’identità distintiva attraverso strategie coinvolgenti e narrative, creando un legame emotivo e fidelizzando i clienti. Parallelamente, un altro tema centrale è quello dell’Intelligenza Artificiale e del suo impatto sul branding e la comunicazione: una rivoluzione che solleva interrogativi sul futuro della creatività umana, mettendone in luce sia le potenzialità sia i limiti nella trasmissione di emozione e unicità.

Tornando ai final work di Fashion Design troviamo anche collezioni che esplorano la simbiosi tra uomo e innovazione tecnologica, proiettandoci verso il futuro e mantenendo vivi i valori dell’artigianalità e della sartorialità, come nel progetto “SMBS_2526”. Attraverso l’uso di tessuti tecnici e materiali innovativi, capi e accessori in stampa 3D prendono vita grazie a lavorazioni che esaltano il movimento e la fluidità. Non mancano neppure outfit che “giocano” con i difetti della vista, come “Myopia”, attraverso tecniche di stampa digitale UV e laseratura che aggiungono profondità e complessità ai capi, conferendogli un’estetica che riflette l’esperienza visiva dei miopi. Presente, infine, la connessione con le esperienze di vita personale degli studenti, raccontati attraverso collezione che parlano di discriminazioni sociali o di malattie rare come il Lupus, messo in evidenza da tecniche di lavorazione come l’agugliatura sfumata per creare effetti cromatici e texture che imitano le variazioni della pelle.

“Nel corso di quest’anno laureiamo più di 90 professionisti della creatività – spiega Alessandro Bertini, Direttore di Istituto Modartech. – Ogni progetto ci rende particolarmente orgogliosi perché oltre ad essere di alto livello, parla di tematiche attuali e di valori che vogliamo trasmettere alle nuove generazioni”.