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Come mai la bisnonna è stata messa in manicomio? Pressata da questo interrogativo e dai tanti altri scaturiti insieme, Nadia Terranova ha scritto “Quello che so di te”, il libro pubblicato da Guanda, che presenta a San Miniato (Pisa) giovedì 13 marzo 2025 alle 18.00. L’autrice dialoga con lo scrittore Roberto Ippolito nella Sala delle Sette Virtù del Palazzo Comunale (Via Vittime del Duomo 8, ingresso libero). Intervengono il sindaco Simone Giglioli e l’assessore alla cultura Matteo Squicciarini. Il romanzo è in primo piano sulla scena letteraria: è stato proposto per la 79ma edizione del Premio Strega.
L’evento è organizzato dal Comune con la collaborazione della Biblioteca Mario Luzi e della libreria Colibrì di Santa Croce sull’ Arno. Si svolge dunque in un luogo prezioso: la Sala delle Sette Virtù, nei secoli cuore della vita politica locale, è ricoperta dagli affreschi realizzati tra li Trecento e il Cinquecento, con le insegne e gli stemmi araldici dei governanti e la Madonna in trono che allatta il Bambino circondata dalle Virtù (Fede, Speranza, Carità, Giustizia, Prudenza, Fortezza, Temperanza).
Nadia Terranova cavalca avanti e indietro nel tempo nelle pagine di “Quello che so di te” ricco di riferimenti personali. O di dicerie se non di fantasie? I fatti sono quelli che la mitologia familiare conserva e trasmette e sulla quale ruoterà la conversazione con Roberto Ippolito (suo ultimo libro “Delitto Neruda”, Chiarelettere). Del resto la donna di questa storia, di fronte alla figlia appena nata, ha una sola certezza: non potrà mai più permettersi di impazzire. La follia nella sua famiglia non è un pensiero astratto ma ha un nome: Venera, la bisnonna che ha avuto un posto speciale nei suoi sogni.
Ma chi era Venera? Qual è stato l’evento che l’ha portata a varcare la soglia del Mandalari, il manicomio di Messina, in un giorno di marzo (proprio il mese scelto per l’appuntamento di San Miniato)? Per scoprirlo, è fondamentale interrogare la Mitologia Familiare, che però forse mente, forse sbaglia, trasfigura ogni episodio con dettagli inattendibili.
Nadia Terranova, sollecitata da Roberto Ippolito, non illustrerà una storia solo di donne, ma anche di uomini. Di padri che hanno spalle larghe e braccia lunghe, buone per lanciare granate in guerra, che possono spaventarsi, fuggire, perdersi. Per raccontare questa famiglia, le cadute e l’ostinato coraggio, non basta sognare il passato, bisogna andarselo a prendere. Ritornare a Messina, ritornare fra le mura dove Venera è stata internata e cercare un varco fra le memorie (o le bugie?) tramandate, fra l’invenzione e la realtà, fra i responsi della psichiatria e quelli dei racconti familiari.
L’evento coincide con “La primavera delle donne 2025”, una serie di iniziative in programma dall’8 marzo ad aprile promosse dalla Commissione Pari Opportunità e dal Comune di San Miniato con le associazioni del territorio tese a costruire un futuro più equo e inclusivo per tutte e tutti.
Nadia Terranova – È nata a Messina e vive a Roma. Ha pubblicato i romanzi “Gli anni al contrario” (vincitore di numerosi premi tra cui il Bagutta Opera Prima, il Brancati e l’americano The Bridge Book Award), “Addio fantasmi” (finalista al Premio Strega, Premio Alassio Centolibri) e “Trema la notte” (Premio Elio Vittorini, Premio Internazionale del mare Piero Ottone). Ha scritto anche molti libri per ragazzi, tra questi “Il segreto” (Mondadori), con le illustrazioni di Mara Cerri, vincitore del Premio Andersen – Il mondo dell’infanzia 2022 e del Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2022. Collabora con le pagine culturali della “Repubblica” e della “Stampa” ed è la curatrice della rivista letteraria “K” edita da “Linkiesta”. È tradotta in tutto il mondo.
Roberto Ippolito – Scrittore, giornalista e organizzatore culturale. Autore di libri d’inchiesta sulla legalità e la cultura, prima di “Delitto Neruda” ha pubblicato “Ignoranti” e “Abusivi” (Chiarelettere), “Evasori” e “Il Bel Paese maltratto” (Bompiani). Conoscitore del mondo letterario, è organizzatore di eventi che portano la cultura tra la gente nei luoghi più vari come centri commerciali, mondiali di nuoto, navi, aeroporti, pullman, scuole, musei, siti Unesco, parchi. Ha curato l’economia per “La Stampa”, è stato direttore comunicazione Confindustria e relazioni esterne Luiss dove ha insegnato alla Scuola superiore di giornalismo ed editor del Festival dell’economia di Trento. È Ambasciatore del tartufo di San Miniato nel mondo.