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Pisa, Zambito (PD): rivedere il progetto della base militare nell’area del Parco

La senatrice ha replicato alla non soddisfacente risposta del governo al quale chiedeva il blocco dell’iter.
“Dispiace che la risposta del governo Meloni all’interrogazione che avevo presentato sulla costruzione di una nuova base in un’area naturalistica, come il parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli di Pisa, sia stata del tutto fumosa e quindi non soddisfacente, ovvero un riepilogo delle puntate precedenti che non ha portato nulla di nuovo, né sulle tempistiche, né sulla progettazione, né di confronto e discussione con la comunità pisana e che soprattutto non ha soddisfatto la richiesta principale dell’atto: bloccare l’iter”. Lo ha detto la senatrice del Partito democratico, Ylenia Zambito, replicando in Aula alla risposta della sottosegretaria Matilde Siracusano sull’interrogazione parlamentare relativa al progetto del nuovo insediamento dell’Arma dei carabinieri che la parlamentare aveva presentato.

Il Parco, ha ricordato la parlamentare pisana, è “un’area protetta e riserva Unesco per la biodiversità e l’area interessata dalla costruzione della base è ricompresa tra l’altro nel sito di interesse comunitario “Selva pisana”, ai sensi delle direttive europee per la tutela degli habitat e della fauna”.

“La scelta di realizzare la nuova sede dei reparti d’eccellenza dell’Arma dei carabinieri nei locali dell’ex base Cisam è una scelta calata dall’alto – ha proseguito –. In questi mesi le istituzioni locali e le associazioni cittadine hanno evidenziato il disaccordo per un progetto che rappresenta una ferita per un’area naturale protetta che è patrimonio di tutta la città e tutelata come riserva della biosfera dall’Unesco”.

“Stiamo parlando di un progetto che impatta sulla nostra area protetta – ha aggiunto –. In città esistono molte zone militari sottosviluppate che potevano ospitare la sede per i nuovi reparti, si è scelta la strada più sbagliata, la mia interrogazione chiedeva se il Ministero fosse disponibile a discutere ulteriormente con la comunità di questo intervento, perché, se fosse davvero come abbiamo visto dai disegni, sarebbe molto impattante e andrebbe molto oltre l’utilizzo dei manufatti esistenti”.

“Non vorrei che la comunità pisana e tutte le associazioni ambientaliste, se non coinvolte in un percorso di comune condivisione degli obiettivi e dei progetti preliminari, si mettessero contro un progetto che sarebbe letto come un “no” ai Carabinieri e che invece dovrebbe essere letto come un “sì” alla tutela della biosfera, del parco e dell’ambiente”, ha concluso Zambito.