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Come ideale continuazione della Giornata della Memoria, celebrata il 27 gennaio, la Fondazione Teatro di Pisa presenta Le interviste impossibili, un palinsesto di quattro letture-spettacolo in programma dal 7 al 28 febbraio. Il progetto, curato dai docenti della Formazione per attori, Luca Biagiotti (nella foto), Franco Farina e Cristina Lazzari, intende proporre al pubblico una riflessione più ampia su una delle più grandi tragedie del Novecento che, in tre anniversari nel 2025, trova piena connessione: gli 80 anni dalla liberazione del campo di Auschwitz-Birkenau, i 100 anni dalla pubblicazione di Mein Kampf, gli 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, i 100 anni dalla pubblicazione del Manifesto degli Intellettuali Fascisti.
I quattro appuntamenti con Le interviste impossibili, scritte da Luca Biagiotti e Franco Farina, e da loro interpretate assieme a Cristina Lazzari e Paolo Giommarelli, sono programmati per venerdì 7, venerdì 21, giovedì 27 e venerdì 28, tutti alle 21 nel Ridotto del Teatro Verdi.
I biglietti sono già in vendita al Botteghino del Teatro ed è prevista anche una formula di Abbonamento.
I prezzi dei biglietti: intero 10 euro; ridotto 5 euro (per studenti e iscritti ai corsi di recitazione VerdiFormazione); Abbonamento: intero 30 euro; ridotto 15 euro
Che razza di scienza apre venerdì 7 febbraio il ciclo delle lezioni-spettacolo. Scritte da Luca Biagiotti e basate su documenti storici, le interviste impossibili avranno come protagonisti alcuni tra gli scienziati più influenti nel determinare le ragioni della discriminazione razziale. Impersonati da Paolo Giommarelli, Franco Farina e Luca Biagiotti, il pubblico ascolterà le ragioni di Enrico Morselli, direttore del dipartimento di Neurologia del Policlinico di Genova e autore del libro “L’uccisione pietosa” del 1923, Padre Agostino Gemelli, fondatore dell’Università del sacro Cuore, Marcello Ricci, assistente della cattedra di Zoologia dell’Università di Roma, Guido Landra, antropologo, responsabile di Demorazza, Nicola Pende, patologo, endocrinologo, tre volte candidato premio Nobel, e altri.
Venerdì 21 è in programma Leggi Antiebraiche. Voci. Nomi. Responsabilità, un racconto sulla questione dei testimoni dell’epoca, scritto da Franco Farina, che offre elementi preziosi di riflessione sul passato e sul presente. Ne saranno interpreti, assieme all’autore anche Paolo Giommarelli, Lorenzo Gremignai e Cristina Lazzari.
Da Sambadù a Moravia: le peripezie della censura del regime è invece la proposta per giovedì 27: una serie di interviste appassionate e leggere con alcuni tra gli esponenti più influenti che determinarono l’applicazione tenace della censura antiebraica in campo culturale e le sue vittime: i ministri Dino Alfieri (Cultura popolare), Giovanni Bottai(Educazione), editori come Mondadori, Laterza, Olschki), Francesco Ciarlantini (presidente della Federazione nazionale fascista dell’industria editoriale), e altri.
Il ciclo si conclude venerdì 28 con La scelta: i dodici che non giurarono fedeltà al regime, di Franco Farina con Paolo Giommarelli, Franco Farina e Cristina Lazzari, riporta le voci e prova ad esplorare le ragioni dei dodici professori che si rifiutarono di prestare giuramento di fedeltà al regime.