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Coldiretti Pisa: Tanti giovani all’evento a Poggio Rosso a Peccioli

I giovani agricoltori di Coldiretti paladini della Dieta Mediterranea e della trasparenza contro il cibo spazzatura ultraprocessato e l’invasione di prodotti di bassa qualità dall’estero. Si sono ritrovati a Poggio Rosso a Peccioli, nel cuore della campagna pisana, gli imprenditori agricoli under 35 in vista delle battaglie che li vedranno ancora una volta guidare l’onda gialla di Coldiretti a partire dalla petizione di iniziativa popolare per chiedere all’istituzione UE l’indicazione obbligatoria dell’origine sulle etichette di tutti i prodotti alimentari commercializzati nel mercato europeo insieme all’introduzione del principio di reciprocità e l’abolizione del codice doganale, il sistema che “consente” ad un prodotto straniero di diventare magicamente “tricolore” dopo una piccolo lavorazione sostanziale in Italia. Sono stati questi, insieme a temi territoriali come l’emergenza predazioni, la nuova governance dei consorzi di bonifica e i nuovi bandi a sostegno dell’innovazione e la multifunzionalità, i temi al centro degli stati generali coordinati dal presidente provinciale, Marco Pacini insieme al direttore provinciale, Giovanni Duò e al segretario del movimento, Francesco Adamo. “Trasparenza contro il fake food a difesa del vero cibo italiano, reciprocità negli accordi commerciali come quello con i paesi del Mercosur nei confronti del quale siamo contrari e rilancio della Dieta Mediterranea in contrapposizione ad un modello alimentare che spinge i cibi ultraprocessati dannosi per la nostra salute. Queste sono le battaglie che ci vedranno impegnati nei prossimi mesi a tutela del reddito delle imprese agricole. – spiega Marco Pacini, Presidente Coldiretti Pisa – Il tema della remunerazione del lavoro e dei prodotti agricoli è lo snodo cruciale per garantire insieme alla presenza delle imprese sul territorio, la sicurezza alimentare del nostro paese che viene oggi minacciata dalla concorrenza sleale di alimenti di dubbia provenienza e qualità e a basso costo. Solo 17 centesimi su 100 euro di prodotti agricoli freschi vanno nelle tasche degli agricoltori. Alcuni anni fa erano 25. La remunerazione per l’agricoltore scende ulteriormente se si tratta di prodotti trasformati. C’è un disequilibrio chiaro ed evidente che indebolisce le imprese agricole e maltratta la salute dei consumatori che può essere risolto riportando equità ed applicando la legge contro le pratiche sleale per stroncare chi si approfitta della sua posizione dominante. I prodotti della nostra agricoltura devono tornare al centro della nostra dieta. Dobbiamo tenere lontani dalle nostre tavole i cibi ultraprocessati che subiscono numerose trasformazioni ed i prodotti artificiali i cui effetti sulla nostra salute sono ancora sconosciuti. I giovani saranno i testimonial delle nuove battaglie che abbiamo di fronte”. 

In provincia di Pisa le imprese con a capo un imprenditore con meno di 35 anni sono 230, il 7% delle imprese agricole. L’incremento della  dotazione finanziaria da 3,2 milioni a 13,2 milioni del bando di primo insediamento per i giovani agricoltori potrebbe consentire presto la nascita di altre nuove realtà. Una decina quella che hanno risposto al bando. “Non è vero che i giovani non vogliono fare gli agricoltori. L’altissima adesione al bando, di cui ci sentiamo orgogliosamente protagonisti e per cui ringraziamo l’assessora all’agroalimentare, Stefania Saccardi e tutto il suo staff, è il termometro del grandissimo interesse nei confronti del nostro settore e delle tante opportunità che oggi può offrire. L’agricoltura sta cambiando profondamente ed i giovani sono la chiave di questo cambiamento che passa dall’innovazione, dalla tecnologia, da pratiche più sostenibili, dalla multifunzionalità e dalla connessione con il territorio. – spiega Giovanni Duò, Direttore provinciale Coldiretti Pisa – Le risorse aggiuntive messe a disposizione daranno una forte spinta alla transizione generazionale che, non dimentichiamolo, rappresenta la più difficile delle sfide”.

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