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Al Comune di Pisa la vecchia casa cantoniera al ponte dell’Aurelia

Il Comune di Pisa ha ottenuto da Anas la disponibilità per 20 anni, della vecchia casa cantoniera posta sulla sponda destra dell’Arno, in corrispondenza del ponte dell’Aurelia. L’obiettivo è trasformarla nella sede idonea per lo svolgimento di attività associativa finalizzata al canottaggio. Questa mattina la presentazione alla stampa alla presenza del sindaco di Pisa Michele Conti, degli assessori allo sport, Frida Scarpa, e al patrimonio, Filippo Bedini, per Anas era presente Salvatore Musumeci.

«La storia del recupero della vecchia casa cantoniera viene da lontano – spiega il sindaco di Pisa Michele Conti – e adesso finalmente è reale la possibilità del suo recupero e riutilizzo pubblico quale sede idonea per le attività di una delle nostre associazioni sportive. Da quarant’anni si poneva il problema di dare spazi adeguati alle società che si occupano di canottaggio e partecipano al Palio remiero e la nostra Amministrazione avrà la soddisfazione di risolvere finalmente questa vicenda. Ringrazio Anas per averci concesso questo immobile, rimasto inutilizzato per tanti anni, e che si trova lungo fiume in una zona che vogliamo torni ad essere vissuta dai cittadini anche per rinsaldare il rapporto della città con il suo fiume».

«Si tratta di un immobile in una posizione strategica accanto alla Golena dell’Arno; uno spazio da anni in mano al degrado, oggetto di occupazioni abusive, che hanno determinato anche un peggioramento delle condizioni di vivibilità di questo bellissimo spazio sul lungo fiume, che deve invece essere fruito e vissuto da cittadini – dice l’assessore al patrimonio Filippo Bedini -. Quello di oggi è un altro esempio concreto di riappropriazione degli spazi, che segue il percorso già intrapreso con alcune sedi civili del Gioco del Ponte. Anche in quei casi, immobili sottratti al degrado sono stati riqualificati e assegnati alle Magistrature, dimostrando l’efficacia di questo approccio. Oggi quei luoghi sono decorosi e pienamente vissuti dai cittadini. Il principio di recuperare immobili abbandonati si è dimostrato valido anche in questa occasione, con la consapevolezza che questa riassegnazione non solo valorizzerà il paesaggio, ma contribuirà anche a migliorare il tessuto sociale in un’area di confine tra due quartieri densamente popolati come Barbaricina e il Cep. Questo intervento trasformerà la zona in un luogo di passeggio e socialità, eliminando il timore legato al degrado e favorendo la fruizione da parte dei residenti».

«Siamo molto soddisfatti di restituire a breve alla città un altro immobile riqualificato – dichiara l’assessore allo sport Frida Scarpa – contribuendo a tutelare il diritto allo sport e facendo un passo importante verso l’obiettivo di uno sport accessibile a tutti. Senza infrastrutture adeguate, questo diritto non può essere garantito ed è per questo che la trasformazione di un immobile dismesso ormai da anni in un impianto sportivo rappresenta una scelta virtuosa e lungimirante per la nostra comunità. Con iniziative come queste valorizziamo Pisa, il fiume Arno e il mare, offrendo la possibilità di vivere il nostro straordinario paesaggio attraverso attività sportive come il canottaggio. Lo sport è anche un’occasione di socialità e auspico che, già l’anno prossimo, questo spazio diventi un punto di riferimento per un’attività sportiva in piena crescita, capace di coinvolgere giovani e famiglie. L’amministrazione intende proseguire con la riqualificazione di altri spazi simili, guardando con attenzione anche alle esigenze delle società remiere della nostra città».

Attualmente l’immobile si trova in situazione di abbandono e necessita di interventi di manutenzione straordinaria sia interni che esterni, compreso il rifacimento di tutti gli impianti, per adeguarlo alla nuova destinazione d’uso. I lavori, a scomputo, saranno a carico del Comune che ha già avviato le procedure per l’affidamento dei lavori per un importo complessivo di 242mila euro. Nel 2024 il Comune di Pisa aveva intrapreso l’iter procedurale con la società Anas che si è concluso con la convenzione, sottoscritta lo scorso 26 luglio, per la concessione dell’immobile per venti anni.