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La mattina di ieri 21 novembre, in Pisa, presso la Chiesa “San Michele in Borgo”, nel quartiere San Francesco si è tenuta la Santa Messa, in occasione della “Virgo Fidelis”, patrona dell’Arma dei Carabinieri, officiata dall’Arcivescovo di Pisa, Monsignor Giovanni Paolo Benotto, e concelebrata dal parroco della chiesa, Don Salvatore Glorioso, dal Cappellano Militare della 46^ Brigata Aerea di Pisa Don Francesco Capolupo e dal Cappellano Militare del Centro Addestramento Paracadutisti di Pisa Don Michele Mangialardi. Nella circostanza è stato celebrato l’83° anniversario dell’epica “Battaglia di Culqualber” e la “Giornata dell’Orfano”. Il Comandante Provinciale, Col. Mauro Izzo, ha ringraziato le Autorità civili e militari presenti procedendo alla lettura solenne del fatto d’arme e della motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare dell’83^ anniversario della Battaglia di “Culqualber”. A proseguito poi, a nome di tutti i Carabinieri del Comando Provinciale di Pisa, rivolgendo i suoi più sentiti ringraziamenti: all’Arcivescovo di Pisa S.E. Rev.ma Mons. Giovanni Paolo Benotto, per la sua vicinanza e soprattutto per aver voluto, ancora una volta, essere qui oggi a confermare l’indissolubile legame che lega l’Arma alla sua protettrice, la Madonna la “Virgo Fidelis”; al Signor Prefetto di Pisa, S.E. Maria Luisa D’Alessandro, e a tutte le Autorità civili e militari, ai Signori Sindaci intervenuti, che hanno voluto essere qui oggi COSI’ NUMEROSE a rendere omaggio alla Benemerita. A voi tutti rivolgo – a nome dell’Arma – la mia più profonda gratitudine per la sensibilità Istituzionale e l’attenzione dimostrata. I Carabinieri di Culqualber, con fierezza e onore, hanno affrontato soverchianti forze nemiche, consci di andare incontro alla morte, ma solidi nei più intimi, imperativi e perentori convincimenti. E sul solco di quest’esempio, permettetemi di abbracciare i nostri commilitoni in congedo rappresentati dall’Associazione Nazionale Carabinieri e le nostre Benemerite, oggi, come sempre, affianco a noi e riunite sotto le bandiere di ciascuna delle 18 sezioni delle Associazioni Nazionali Carabinieri sparse nella provincia con oltre 2500 iscritti. L’Associazione da sempre, è orgogliosa custode della Storia e delle tradizioni dell’Arma, e pertanto ANCORATA IDEALMENTE ALLA MEMORIA DEI NOSTRI CADUTI, come i nostri ultimi caduti – che ci hanno improvvisamente lasciato – i Luogotenenti Pio D’Addio e Davide Scarso sino al Gen.C.A. Leonardo Leso, il cui ricordo per abnegazione e umanità, è vivido in ciascuno di noi e va ad alimentare un lunghissimo elenco di “straordinari” Carabinieri che ci hanno preceduto, che hanno prestato un servizio alla comunità con silente operosità. Il loro esempio va ad accrescere i SENTIMENTI DI APPARTENENZA AD UN’UNICA GRANDE FAMIGLIA, quel comune sentire che fa dell’Arma un’Istituzione di riferimento per la sua efficienza e la sua compatta adesione ai valori fondanti della nostra Nazione. Il vostro lascito ci ricorda che, in ogni circostanza, il nostro compito è quello si SERVIRE: SERVIRE gli Italianai, SERVIRE la Giustizia, SERVIRE la Patria, se necessario fino all’estremo sacrificio; ma “SERVIRE” anche per celebrarne identità e scopo della nostra bicentenaria Istituzione, in cui tutti noi Carabinieri dobbiamo riconoscerci, rimanendo saldamente ANCORATI AI VALORI DELL’ETICA DEL SERVIZIO, per non rinnegare noi stessi e continuare a essere, anche nei decenni che verranno, una delle solide rocce su cui si fonda il vivere civile e la democrazia della “nostra” Repubblica. Il 21 novembre, con la Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma, ricorre l’83° Anniversario dell’eroica difesa del Caposaldo di Culqualber, da parte del 1° BATTAGLIONE CARABINIERI E ZAPTIE’ MOBILITATO che il 21 novembre del 1941 si sacrificò in una delle ultime cruente battaglie in terra d’Africa. Per quel fatto d’armi alla Bandiera dell’Arma fu conferita la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, con la seguente motivazione: “Glorioso veterano di cruenti cimenti bellici, destinato a rinforzare un Caposaldo di vitale importanza, vi diventava artefice di epica resistenza. A prestato saldamente a difesa l’impervio settore affidatogli, per 3 mesi affrontava con indomito valore la violenta aggressività di preponderanti agguerrite forze che conteneva e rintuzzava con audaci atti controffensivi, contribuendo decisamente alla vigorosa resistenza dell’intero caposaldo, ed infine, dopo aspre giornate di alterne vicende, a segnare, per l’ultima volta in terra d’Africa, la vittoria delle nostre armi. Delineatasi la crisi, deciso al sacrificio supremo, si saldava graniticamente agli spalti difensivi e li conteneva al soverchiante avversario in sanguinosa, impari lotta corpo a corpo, nella quale Comandante e Carabinieri, fusi in solo eroico blocco, simbolo delle virtù italiche, immolavano la vita perpetuando le gloriose tradizioni dell’Arma, Culqualber – Africa Orientale, Agosto – Novembre 1941.” Quei Caduti sono andati a far parte della folta schiera di Carabinieri che, in pace e in guerra, hanno saputo tener fede al giuramento prestato fino all’estremo sacrificio. A Tutti loro, a tutti i familiari, che con coraggio e dignità ne hanno sopportato la lacerante perdita, noi vogliamo OGGI rendere ONORE. Ma oggi si celebra anche la giornata dell’orfano ed è proprio a loro, primi destinatari del dolore per le gravi perdite di affetto, che vogliamo rivolgere il nostro più sentito pensiero.