Physical Address

304 North Cardinal St.
Dorchester Center, MA 02124

Il “Mediceo Bee(r)steccheria” di Pisa, la qualità che colleziona riconoscimenti di prestigio

Passata la porta di ingresso lo sguardo non può che rigirarsi sulla sinistra, sull’enorme frigo a vista dove vengono esposte le carni a disposizione. Black Angus, Chianina, Wangyu, Vacca Grassa, Joel Saramago, Rubia Gallega e tante altre. Ogni tanto Matteo si inventa una frollatura diversa, come quella al burro o al Whisky. Ad accoglierti troviamo la loquacità del giovane cameriere Nicco, sempre sorridente e disponibile, ma lo sguardo, spinto dall’acquolina che spunta ai bordi della bocca, resta concentrato al frigo. Dietro al bancone la professionalità del proprietario Matteo. A dirigere il tutto l’autorità della moglie Duo. Ogni tanto dalla cucina spunta l’eleganza di Alessia pronta ad aprire il forziere pieno di tesori per portarne una parte dietro le quinte, in quella cucina dove una breve cottura rigorosamente al sangue vi consegnerà un trionfo di sapori in bocca. Questo è il pre-ambolo del Mediceo di Pisa.

Qualità senza compromessi: non è una frase, è la nostra filosofia”. Il motto scritto nell’intestazione del menu premette già a cosa andrete incontro. Lo storico Mediceo, presente a Pisa fin dal 1988, nato al numero 53 dell’omonimo lungarno, si è spostato in pianta stabile in quella che per i pisani resta Piazza della Berlina – ma ufficialmente Piazza Cairoli – dal 2022 all’interno dei locali in cui fino a qualche anno fa esisteva un altro storico ristorante pisano, l’Amaltea.

Il giovane imprenditore Matteo Nardi, assieme alla moglie Duo Zhao conosciutosi nei banchi di scuola, ha preso la gestione nel 2015 e ne ha creato un fiore all’occhiello all’interno della ristorazione pisana. Infatti nel dare continuità allo storico locale ha migliorato i famosi panini, meta storica sopratutto degli affamati universitari dopo una giornata di studio, creandone un prodotto di nicchia che è riuscito ad ottenere il nono posto nazionale nella speciale classifica dei 50 Top Italy.

Gli elogi si sprecano: “Nel pieno centro di Pisa troviamo questa birreria/steakhouse denominata Mediceo Beersteccheria – si legge nella classifica – una delle prime ad abbinare birre artigianali a carni pregiate. A prima vista niente la differenzia da qualsiasi pub ed è solo quando leggiamo il menu e ci affidiamo al giovane e cortese personale che si nota la passione e l’impegno che i titolari riversano nell’attività. Buone le carni proposte nel completo menu (anche maiale e pollo), oltre agli ormai onnipresenti hamburger. Vasta la scelta delle birre e corretta la scelta di proporre vini di zona. Conto in linea con il locale“.

Ma i panini non sono tutto. Da quando il locale si è spostato in Piazza Cairoli, Matteo e il suo giovanissimo staff hanno deciso di puntare forte anche sulla carne di prima scelta. Da lì infatti si è aggiunto allo storico nome la dicitura “Bee(r)steccheria” diventando la prima Steakhouse di Pisa, ottenendo subito riconoscimenti di valore e grandi attestati di stima da parte dei clienti. Il Gambero Rosso l’ha selezionato tra i migliori sette locali della città dove mangiare carne. Ma anche la guida Braciamiancora 2024 l’ha selezionato tra le migliori Steakhouse di Italia.

La scelta comunque non si ferma al cibo. Matteo è anche un esperto Sommelier Fisar e al Menu affianca la birra artigianale più idonea per accompagnare il panino scelto. E in caso la vostra scelta ricada sulla carne, non esiterà a suggerire il miglior vino da una vasta selezione di zona.

E per chiudere in dolcezza non può mancare il famoso Birramisù, prodotto dal locale fin dal 1988 con l’antica ricetta del tiramisù fatto e servito con birra artigianale in sostituzione del caffè e mascarpone senza lattosio.

Non resta che godersi un pasto di qualità e, se la stagione lo permette, sfruttare i tavolini all’esterno del locale da cui si può ammirare una splendida vista del Palazzo Pretorio che svetta in quel lungarno tanto gaio che già fece innamorare Leopardi. Chissà che altro avrebbe potuto scrivere il poeta marchigiano se avesse soddisfatto anche le sue papille gustative con i piatti del Mediceo.