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Da lunedì 18 novembre entrerà in funzione nei territori dell’Azienda USL Toscana nord ovest il nuovo numero unico europeo 116117 per le cure non urgenti che sarà anche l’unico riferimento per contattare anche la continuità assistenziale (ex guardia medica). Dopo l’attivazione nelle altre due grandi Asl toscane, l’iniziativa parte quindi anche negli ambiti di Massa Carrara, Lucca, Versilia, Pisa e Livorno.
La novità è stata accompagnata in queste settimane da una campagna di comunicazione della Regione Toscana e delle Asl per informare la cittadinanza della presenza di questo nuovo numero territoriale.
L’iniziativa è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta in particolare per l’area nord (Massa Carrara, Lucca e Versilia), a Villa Pergher a Lido di Camaiore.
Dal prossimo 18 novembre anche gli utenti di questi territori, potranno dunque chiamare il 116117 per contattare il servizio di continuità assistenziale (ex guardia medica) che sostituisce il medico di famiglia nei giorni feriali dalle 20 alle 8 del giorno successivo, nel fine settimana dalle 8 del sabato alle 8 del lunedì e nei giorni di festività infrasettimanali dalle 10 del giorno prefestivo alle 8 del mattino del primo giorno feriale.
Chiamando l’116117 – duecento le linee attive in contemporanea – risponderanno operatori formati e medici qualificati.
Molte le novità legate al cambiamento. La più importante, oltre al fatto che il numero sarà lo stesso per tutti e non uno che cambia da zona a zona, è che, a regime, il 116117 non parlerà solo italiano. Traduttori faranno infatti da ponte in venti lingue diverse: in inglese, spagnolo, tedesco e francese, in polacco, portoghese, rumeno, serbo e croato, ma anche in albanese, cinese, arabo, bengalese, cingalese, hindi, punjabi, russo, ucraino, tigrino e urdu.
Come è stato sottolineato a più riprese nel corso della conferenza stampa, un messaggio fondamentale che deve arrivare alla cittadinanza è quello di evitare sempre l’autopresentazione. Il numero per le urgenze, che resta il 112 (o 118), e quello per le cure non urgenti, appunto il 116117, permettono infatti di indirizzare al meglio il cittadino (nel caso della guardia medica anche alla sede più idonea a cui eventualmente presentarsi).
“Ringrazio – evidenzia la direttrice generale dell’Asl Maria Letizia Casani – i professionisti che si sono occupati, a vari livelli, di gestire questo cambiamento. Grazie anche ai direttori di Zona e di SdS.
L’116117 è un servizio che dovrà diventare familiare per tutti i cittadini.
Nella prima fase i medici in servizio opereranno nelle fasce di copertura della continuità assistenziale.
Si tratta di un’importante semplificazione: ci sarà lo stesso numero ovunque, mentre oggi cambia da area vasta ad area vasta, da provincia a provincia, a volte addirittura da distretto a distretto.
Inoltre, a regime ci saranno traduttori in grado di interloquire con gli utenti in venti lingue diverse. Sarà direttamente l’operatore del 116117 ad attivare l’interprete; se necessario; qualora poi non riuscisse a capire di che lingua si tratti, un software che analizza le parole di chi sta all’altro capo del telefono verrà in suo soccorso. Il servizio 116117 sarà inoltre accessibile ai cittadini con difficoltà uditive per sms.
Il numero unico della continuità assistenziale rappresenta poi non solo un processo di aggregazione dei vari riferimenti territoriali, ma un vero e proprio potenziamento della risposta, sia dal punto di vista dell’approccio, sia da quello operativo.
Si potranno anche usare app dedicate. L’utente, come già avviene per il 112 (il servizio di emergenza urgenza), potrà essere geolocalizzato, i dati saranno tracciati e trasferiti al medico di continuità assistenziale.
Una volta entrato a regime, dal 2025, ci si potrà rivolgere all’116117 per ulteriori bisogni e non solo per mettersi in contatto con il medico di turno. Le evoluzioni possibili del sistema sono molte: dall’uso di strumenti di telemedicina a consigli sanitari non urgenti, da certificati, vaccinazioni ed altri possibili adempimenti burocratici al servizio veterinario, dalle cure palliative all’assistenza domiciliare oppure informazioni sui trapianti e le donazioni.
La centrale 116117 funzionerà così da snodo e punto di contatto e potrà, sempre a regime, fare da filtro anche con le Cot, le centrali operative territoriali: per medicazioni a domicilio, servizi di fisioterapia, l’accesso ai punti di intervento rapido che dovranno nascere o la presa in carico di patologie complesse come quelle dei malati cronici. Verranno così raccolte le esigenze della cittadinanza e orientate nei rispettivi territori.
Questo numero, unico per tutta Europa, è parte del processo di innovazione che ci vede impegnati nella riorganizzazione della sanità territoriale: contribuirà alla gestione della domanda assistenziale a bassa intensità e bassa priorità.
Segnalo che ci sarà anche una funzione di tutela dei medici di continuità assistenziale. In caso di aggressione o di fronte a situazioni di rischio, potranno attivare sul tablet, di cui saranno dotati per la gestione delle informazioni dei pazienti, un segnale d’emergenza (con geolocalizzazione) che arriverà direttamente alla centrale operativa per chiedere l’intervento degli organi preposti alla sicurezza pubblica. Un servizio attivo ad oggi solo in Toscana.
C’è poi da precisare che chi dovesse chiamare il vecchio numero sarà reindirizzato verso il percorso corretto. Resta chiaro che nel caso in cui si ravvisi una situazione di emergenza i cittadini dovranno rivolgersi al 112, ovvero il numero unico per le emergenze e chi chiamasse l’116117 sarà in automatico girato al servizio di emergenza, senza che la chiamata sia abbandonata. Vogliamo quindi ribadire ai cittadini che nessuno sarà lasciato da solo.
La Toscana è, tra l’altro, una delle prime regioni italiane ad attivare questo nuovo strumento”.
Ad oggi il numero unico europeo 116117 funziona in Austria, Francia, Germania, Finlandia e Norvegia. In Svezia e Regno Unito hanno attivato un servizio simile, ma con un numero diverso. In Italia l’116117 funziona già in Lombardia, Piemonte e provincia autonoma di Trento. In Sardegna è entrato in funzione il 9 settembre ed altre regioni, come Lazio, Basilica ed Abruzzo, sono in fase di sperimentazione.
Nella centrale regionale che si trova a Firenze, all’ospedale Palagi dove già funziona quella del 112, lavorano circa 80 tecnici, in contatto con i mille medici di continuità assistenziale distribuiti a livello regionale.
Per il settore dell’assistenza territoriale erano presenti alla conferenza di oggi (11 novembre) a Lido di Camaiore la direttrice del dipartimento della Medicina generale dell’Azienda USL Toscana nord ovest Maria Stella Adami e i referenti Asl per l’attivazione del numero unico 116117 Sandra Gostinicchi e David Rocchi (medico dello staff della direzione) che hanno illustrato più nel dettaglio il progetto:
“Si tratta di tassello importante nel progetto di riorganizzazione dei servizi sanitari territoriali della Toscana e dell’Azienda USL Toscana nord ovest, in coerenza con le indicazioni del decreto ministeriale 77 del 2022 – hanno ricordato Adami, Gostinicchi e Rocchi -. L’attivazione del numero unico 116117 per le cure non urgenti rende più semplice e inclusivo l’accesso del cittadino, ma introduce anche strumenti di gestione innovativi e più efficienti per i professionisti e per le Aziende.
Ribadiamo l’invito agli utenti a chiamare i due numeri a disposizione (112 per le cure urgenti, 116117 per quelle non urgenti) e non muoversi in maniera autonoma. Questo per avere la certezza di una presa in carico in tempi adeguati.
L’avvio del 116117 è dunque un pezzo importante della riforma e il nuovo numero rappresenterà, insieme al PUA, una delle due porte d’accesso ai servizi.
Tra le attività garantite dalla centrale: il dimensionamento in base al traffico rilevato e dimensionamento regionale. Come servizi erogabili la valutazione della richiesta di assistenza e corretta presa in carico e le informazioni sull’accesso alla guardia medica turistica.
I principali vantaggi per il cittadino saranno quelli di avere un unico numero da ricordare e la sicurezza di essere messi in contatto con un medico e una postazione attiva.
I medici di continuità assistenziale saranno invece agevolati dal fatto di poter segnalare immediatamente eventuali problemi di sicurezza di poter registrare le chiamate e conservare il dato sanitario, di avere un’interfaccia con la centrale operativa.
Nell’ambito di questo cambiamento, è stata anche sviluppata la dotazione tecnologica (tablet, computer, stampanti etc) per i medici della continuità assistenziale e per gli altri professionisti del territorio. Questo perché crediamo molto in questa iniziativa”.
“Il numero unico – ha aggiunto il direttore di Zone distretto della Versilia Alessandro Campani – è uno degli aspetti più importanti della riforma territoriale legata al decreto ministeriale 77 del 2022, una vera e propria rivoluzione che prevede la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale e la definizione di parametri per il personale e di obiettivi strategici di riferimento. Il numero unico ci aiuta a costruire un percorso vicino al cittadino ma governato da noi. Per le Zone distretto si tratta dunque di un’opportunità rilevante in più per venire incontro alle esigenze dei cittadini”.
Attualmente – come è stato evidenziato nella conferenza di oggi (11 novembre) le sedi della continuità assistenziale (ex guardia medica) presenti sul territorio aziendale sono 51 per un totale di 73 postazioni.
Questa la ripartizione per provincia:
a Livorno (zone Livornese, Valli etrusche e Elba) 12 sedi e 18 postazioni;
a Lucca (zone Piana di Lucca, Valle del Serchio e Versilia) 16 sedi e 21 postazioni;
a Massa Carrara (zone Lunigiana e Apuane) 7 sedi e 12 postazioni;
a Pisa (zone Pisana, Alta Val di Cecina/Valdera) 16 sedi e 22 postazioni.
Dal 18 novembre 2024 per tutte queste sedi dell’Azienda USL Toscana nord ovest l’unico riferimento telefonico sarà dunque il numero 116117.