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Stretto tra normative sempre più rigide e una concorrenza irregolare, il settore NCC si trova ad affrontare una sfida decisiva per la propria sopravvivenza. A confermare l’importanza del momento è stata la riunione partecipata di giovedì 7 novembre all’Hotel Repubblica Marinara di Pisa, che ha visto un’ampia adesione non solo da parte degli associati, ma anche di operatori esterni all’associazione.
La riunione, organizzata da NCC-Confartigianato Imprese Pisa ha affrontato una serie di temi caldi per il settore. In cima alla lista delle preoccupazioni spiccano la concorrenza sleale e l’abusivismo, fenomeni che mettono a rischio l’equilibrio di un mercato già sottoposto a rigide normative e a continue trasformazioni.
Uno degli argomenti più dibattuti è stato l’impatto potenziale della recente sentenza della Cassazione, che riconosce alle agenzie di viaggio la possibilità di fornire servizi di trasporto senza necessità di licenze specifiche. “Tale decisione – spiega Michele Mezzanotte – potrebbe aprire le porte a un ampliamento dell’abusivismo, con il rischio di abbassare la qualità dei servizi e di danneggiare gli operatori regolari”. A questo proposito, Confartigianato Nazionale sta valutando un eventuale ricorso contro la sentenza per tutelare gli NCC (Noleggio con Conducente) e preservare un mercato equo.
Un altro tema che ha animato il dibattito è stato l’arrivo di Uber e di altre piattaforme simili sul mercato locale. Gli operatori NCC di Confartigianato Pisa sottolineano la necessità di stabilire regole chiare e uguali per tutti, affinché non si creino disparità a livello fiscale e normativo. “Non siamo contro l’innovazione,” ha spiegato Filippo Novi, “ma chiediamo che gli operatori che utilizzano piattaforme come Uber rispettino le stesse regole e gli stessi obblighi degli artigiani locali. Vogliamo parità di condizioni, affinché chi già lavora nel settore possa continuare a operare con le giuste tutele e dignità”.
Nel corso della riunione, è stato discusso anche il tema del RENT (Registro NCC e Taxi) e del foglio di servizio, strumenti che, secondo gli NCC, rischiano di trasformarsi in oneri burocratici anziché in supporti utili. “Dobbiamo snellire i vincoli burocratici e concentrarci sulla qualità del servizio,” ha dichiarato Francesco Meacci. “La legislazione di settore deve aiutare a innalzare gli standard, a migliorare il servizio per i clienti e a contrastare l’abusivismo mascherato da innovazione digitale.”