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L’Aoup è vicina al completamento dell’iter per beneficiare dei finanziamenti nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza/Missione 6 Salute, utilizzando l’investimento specifico sulle grandi apparecchiature previsto sotto il Programma di ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero (PNRR_M6C2 I1.1.2).
Ha ottenuto così un finanziamento di circa 9 milioni di euro, a cui si aggiungono più di 1 milione di risorse aziendali per l’acquisto di 15 unità di tecnologie sanitarie di cui 13 a installazione permanente e 2 mobili.
Nelle intenzioni del Ministero della salute questi acquisti, finanziati dalla Comunità europea nell’ambito del Next Generation EU, dovevano servire a rinnovare le attrezzature ospedaliere ad alto contenuto tecnologico.
E l’Aoup, che è attualmente impegnata nel grande cantiere per la costruzione dell’Ospedale Nuovo Santa Chiara in Cisanello, ha colto l’occasione per avviare un processo di sostituzione delle apparecchiature obsolete (con oltre 10 anni di vita) con analoghe tecnologie – macchine pesanti e strumentazioni diagnostiche di ultima generazione – molto più performanti in termini di efficacia ed efficienza della cura, che potenzieranno tutte le attività di radiodiagnostica e di radioterapia, integrando processi di acquisto già avviati e sostenuti da altre fonti di finanziamento.
Le apparecchiature sono state ordinate, a seguito di adesione a gare Consip, tra luglio 2022 e luglio 2023 e destinate ai due presidi ospedalieri di Cisanello e S.Chiara. Si è dotato così il costruendo Nuovo Santa in Cisanello di grandi apparecchiature e della strumentazione diagnostica più avanzata, al passo con un ospedale ad alta specialità e fra i più attrattivi del centro-nord Italia.
Nel dettaglio, gli investimenti più consistenti riguardano 1 acceleratore lineare per la Radioterapia (Edificio 18, Santa Chiara), già installato e in funzione e 1 angiografo biplano per la Neuroradiologia (Edificio 31, Cisanello), in corso di installazione.
Sta per essere completata anche l’installazione di 1 risonanza magnetica per la Radiodiagnostica 1 (Edificio 30, Cisanello), così come di 1 angiografo monoplano per la Radiologia interventistica (Edificio 30, Cisanello).
Sono state inoltre acquistate 3 gamma camere per la scintigrafia in Medicina nucleare (fra i presidi di Cisanello e Santa Chiara), più una quarta (quest’ultima però non con fondi PNRR ma nell’ambito del programma pluriennale di interventi in materia di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico, previsto dall’art. 20 della legge nr. 67 dell’11 marzo 1988). Due sono state già installate e due in corso di completamento; 3 Tac di ultima generazione a bassa dose di cui una in dotazione alla Radiodiagnostica 2 (Edificio 6, Cisanello) e due nella Radiodiagnostica del Pronto soccorso (Edificio 31, Cisanello), già in funzione; 3 polifunzionali, ossia tavoli telecomandati per la radiodiagnostica digitale, uno per l’Ortopedia e Traumatologia, uno per la Radiologia interventistica e il terzo per la Radiodiagnostica 1; 2 ecografi per l’area ambulatoriale delle due Cardiologie (Edificio 10, Cisanello), che sono gli unici due acquisti a installazione mobile.
Un risultato di grande rilevanza e un efficiente gioco di squadra perché in tempi congrui sono state rispettate tutte le scadenze e portati a termine tutti gli adempimenti necessari per ottenere i fondi e acquisire le macchine, seguendo quotidianamente le rimodulazioni del Piano dovute al differimento della scadenza del target finale europeo nell’approvvigionamento delle materie prime, correlato all’aumento generalizzato del loro costo dovuto alle guerre in corso. E’ stata necessaria un’integrazione tra vari soggetti aziendali in quanto, per ogni intervento, sono state richieste più competenze tecniche e economico/finanziarie. Sono stati perciò istituiti due gruppi di lavoro, coordinati rispettivamente dalla Direzione dell’unità operativa Oso-Organizzazione servizi ospedalieri per la parte tecnico/sanitaria e dalla Direzione amministrativa aziendale per la parte economico finanziaria.
Tutti gli interventi sulle apparecchiature a installazione permanente hanno richiesto lo sviluppo di un progetto esecutivo che ha tenuto conto non solo della specifica tecnologia sanitaria ma anche del contesto di installazione e le opere complementari, realizzate su impianti e locali, hanno non solo garantito il montaggio corretto delle apparecchiature ma anche apportato significativi miglioramenti nelle prestazioni di tutte le attività clinico/sanitarie correlate all’apparecchiatura, dal momento che la progettazione dei locali e la configurazione delle tecnologie sanitarie hanno seguito i fabbisogni espressi dai reparti, cercando di ottimizzare l’uso delle risorse disponibili. Ciò ha consentito di ottenere significative economie, utilizzate per realizzare i lavori sussidiari impiantistici ed edili.
“Sono molto contenta di questo risultato perché, grazie all’impegno di tutti – dichiara la direttrice generale Silvia Briani – con uno sforzo quotidiano e senza interruzioni siamo riusciti a portare a termine, ad oggi, diversi interventi. Il cronoprogramma prevede, salvo imprevisti, di concludere l’installazione fisica e il collaudo tecnico di tutte le macchine entro fine anno, per la maggior parte di esse entro tale data sarà concluso anche l’iter amministrativo (rendicontazione) per il raggiungimento del target; la quota restante di apparecchiature completerà il tutto entro il primo semestre 2025. Abbiamo quindi già compiuto un grande passo verso l’adeguamento tecnologico richiesto dal nuovo ospedale e questo ci stimola a procedere a passi ancora più sostenuti verso il completamento delle costruzioni, rispetto alla tabella di marcia, in modo da poter poi passare alla seconda fase, che interesserà la formazione e l’adozione dei nuovi modelli organizzativi e dei trasferimenti, in vista dell’ubicazione definitiva delle attività assistenziali”.
“Siamo indubbiamente molto soddisfatti per questo consistente investimento in tecnologia con i fondi del PNRR – aggiunge il rettore dell’università di Pisa Riccardo Zucchi – anche se poi il problema è il post-PNRR ma questo è un tema che riguarda non solo noi ma tutto il sistema Paese e tutta l’Europa, in questa fase di tagli che non risparmia neanche l’Università. C’è quindi da impegnarsi tutti con forza per andare avanti. Inoltre Pisa in termini di tecnologie rappresenta un unicum con tutti gli enti di ricerca e le istituzioni che ospita, e quindi bisogna mettere a regime tutto questo con l’aiuto anche della Regione per sfruttare al massimo tutte le potenzialità che il sistema Pisa offre”.
“L’Ospedale di Cisanello continua a crescere diventando un grande polo ospedaliero sempre più moderno ed efficiente – dichiara il sindaco di Pisa Michele Conti -. Oltre al cantiere in corso per la costruzione del nuovo Santa Chiara e alla riorganizzazione dei servizi, l’acquisto di nuove apparecchiature per la diagnostica, grazie ai fondi PNRR, segna un nuovo passo in avanti importante verso l’ammodernamento tecnologico e l’efficientamento dei servizi offerti ai pazienti della struttura. Un percorso in crescita che sta facendo del nuovo Santa Chiara un punto di riferimento fondamentale per la sanità a livello regionale e nazionale. La città di Pisa ne è orgogliosa e l’Amministrazione Comunale è sempre pronta a fare la propria parte per accompagnarne lo sviluppo con i necessari interventi in termini infrastrutturali, logistici e di mobilità”.
“Una sanità in grado di rispondere al meglio ai bisogni dei cittadini ha bisogno di eccellenze, di servizi diffusi sul territori e di investimenti in tecnologie di avanguardie – commenta il presidente della Toscana Eugenio Giani -. Tutte e tre questi filoni devono procedere di pari passo ed è quello che in Toscana stiamo facendo, convintissimi che la sanità pubblica va difesa, assieme al suo carattere universalistico”