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Il 9 novembre 1989 viene abbattuto il Muro di Berlino e nel 2005 il parlamento italiano istituisce il Giorno della Libertà nella ricorrenza di quella data, «simbolo per la liberazione di Paesi oppressi e auspicio di democrazia per le popolazioni tuttora soggette al totalitarismo». Per celebrare l’appuntamento, l’assessorato alla Cultura del Comune di Pisa porta a Pisa la mostra “Gulag: storia e immagini dei lager di Stalin”, che sarà visitabile dall’8 al 29 novembre alla Biblioteca Comunale SMS Biblio.
La mostra, a cura dell’Associazione Memorial-Italia, documenta la storia del sistema concentrazionario sovietico illustrata attraverso il materiale documentario e fotografico proveniente dagli archivi sovietici e descrive alcune delle principali «isole» di quello che dopo A. Solženicyn è ormai conosciuto come «l’Arcipelago Gulag»: le isole Solovki, il cantiere del canale Mar Bianco-Mar Baltico (Belomorkanal), quello della ferrovia Bajkal-Amur, la zona mineraria di Vorkuta e laKolyma, sterminata zona di lager e miniere d’oro e di stagno nell’estremo nordest dell’Unione Sovietica, dal clima rigidissimo, resa tristemente famosa dai racconti di Varlam Šalamov.
Il materiale fotografico, “ufficiale”, scattato per documentare quella che per la propaganda sovietica era una grande opera di rieducazione attraverso il lavoro, mostra gli edifici in cui erano alloggiati i detenuti, la loro vita quotidiana e il loro lavoro. Alcuni pannelli sono dedicati a particolari aspetti della vita dei lager, come l’attività delle sezioni culturali e artistiche, la propaganda, il lavoro delle donne, mentre altri illustrano importanti momenti della storia sovietica come i grandi processi o la collettivizzazione. Non mancano una carta del sistema del Gulag e dei grafici con i dati statistici.
Una parte della mostra è dedicata alle storie di alcuni di quegli italiani che finirono schiacciati dalla macchina repressiva staliniana: soprattutto antifascisti che erano emigrati in Unione Sovietica negli anni Venti-Trenta per sfuggire alle persecuzioni politiche e per contribuire all’edificazione di una società più giusta. Durante il grande terrore del 1937-38 furono arrestati, condannati per spionaggio, sabotaggio o attività controrivoluzionaria: alcuni furono fucilati, altri scontarono lunghe pene nei lager”.
La mostra sarà inaugurata venerdì 8 novembre alle ore 17,00, con un incontro pubblico a cui parteciperanno Elena Dundovich (docente di Storia delle relazioni internazionali nell’Università di Pisa), Ettore Cinnella (storico dell’Università di Pisa) e Marco Respinti (direttore del periodico online BitterWinter.org). Introdotto dall’assessore alla Cultura Filippo Bedini e moderato da Andrea Bartelloni (collaboratore di “Toscana Oggi”), l’incontro, intitolato “Muri di ieri e muri di oggi: dal gulag ai laogai”, descriverà il percorso che dalla rievocazione del totalitarismo dell’Unione Sovietica giunge fino all’attualità dei campi di rieducazione ideologica nella Repubblica Popolare Cinese.