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Il Pisa non approfitta di un Frosinone ferito

Oltre 500 tifosi seguono il Pisa in ciociaria per continuare a volare. Inzaghi conferma buona parte della squadra che ha vinto a Bolzano la scorsa settimana, ma all’ultimo rinuncia ad uno dei pochi cambi effettuati. Infatti in un primo momento in nota era inserito Matteo Tramoni tra i titolari, ma all’ultimo viene rimpiazzato da Arena per un piccolo affaticamento. Confermata la difesa, a centrocampo sulla destra spazio a Piccinini al posto di Tourè.

Pronti via e la partita sembra mettersi in discesa per la capolista. Dopo 4‘ l’attaccante sudamericano Cichero dà un pestone in pressione all’estremo difensore nerazzurro Semper. L’arbitro Giua, richiamato al Var non può fare a meno di espellere l’attaccante gialloblu. Il Pisa invece trova difficoltà nell’affondare contro un Frosinone che gioca con il coltello fra i denti. Tutto il primo tempo si gioca con la squadra nerazzurra in attesa, facendo girare la palla – non nelle corde della squadra di Inzaghi – con i ciociari che alla fine controllano. Poche azioni degne di rilievo per il Pisa, che colleziona tanti calci d’angolo e crea occasioni sporche, ma in contropiede rischia anche di capitolare.

Nel secondo tempo il Mister pisano toglie i due ammoniti, Rus e Lind, e inserisce Calabresi e Bonfanti. Parte forte i primi minuti la squadra di casa ma piano piano viene fuori la squadra nerazzurra, complici anche gli altri innesti, Vignato e Angori, più portati a saltare l’uomo sulla sinistra. Il Pisa cerca la vittoria, ma andando al tiro nello specchio della porta poche volte con il Frosinone che non molla di un centimentro. Azione degne di nota portano Caracciolo a colpire un legno e Canestrelli in girata seguente a sfiorare la porta. Arriva anche una rete da parte di Nicolas Bonfanti con un ottimo tiro da centro area di potenza, ma l’arbitro fischia un fallo precedente. Moreo è sempre generoso e l’ultimo ad arrendersi con vari colpi di testa che non hanno però l’impatto decisivo. Sul finale ci prova anche Mlakar, subentrato proprio a Moreo, con un’ottima girata di destro che finisce a lato. Il Frosinone tiene botta e cerca varchi in contropiede, il Pisa ci prova fino all’ultimo ma trova una muraglia gialloblu davanti. La gara finisce così.

Il Pisa manca all’appello per la seconda volta nella stagione per dare una spallata al campionato. Ma mentre nella prima occasione usciva sconfitta da Castellamare di Stabia, stavolta porta via un punto. Un punto per cui ci si può accontentare, vista la seconda trasferta di fila e contro un avversario bensì ultimo in classifica, ma con giocatori di categoria superiore che l’anno scorso giocavano in Serie A con i gialloblù. Lo stesso Frosinone veniva da una settimana particolare: allenatore esonerato, una settimana di ritiro punitivo in cui ai giocatori son stati sequestati pure i cellulari dalla società, che potevano utilizzarli solo in serata. Un pareggio che lascia l’amaro in bocca solo per il fatto che la squadra nerazzurra ha avuto dalla sua la possibilità di giocare oltre 90 minuti, incluso il recupero, con un uomo in più. Ma la maggior grinta dei ciociari ha prevalso. Non un punto da buttare, ma un punto guadagno che va ad aumentare il bottino in classifica dei nerazzurri che continuano a comandare la cadetteria.

FROSINONE (3-5-2): Cerofolini; Monterisi, Biraschi, Bracaglia; A. Oyono (87′ J. Oyono), Gelli, Darboe (87′ Barcella), Vural (72′ Garritano), Marchizza; Ghedjemis (46′ Kvernadze), Cichero. A disposizione: Sorrentino. Ambrosino, Begic, Bettella, Szyminski, Canotto, Lusuardi, Machin. Allenatore: Greco.
PISA (3-4-2-1): Semper; Rus (46′ Calabresi), Caracciolo, Canestrelli; Piccinini, Marin, Hojholt (58′ Vignato), Beruatto (58′ Angori); Moreo, Arena; Lind (46′ N. Bonfanti). A disposizione: Nicolas, Loria, Touré, Mlakar, Tramoni, Abildgaard, Jevsenak, G.Bonfanti. Allenatore: Inzaghi.
Arbitro: Giua di Olbia
Note: Totali spettatori 10.106. Recupero 3′ pt, 5′ st Espulso: Cichero Ammoniti: Rus, Lind, Bracaglia, Monterisi, Angori, Barcella