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Appuntamento in Camposanto a Pisa per il penultimo concerto della rassegna di Musica sacra Anima Mundi

Martedì 24 settembre alle 21:00 appuntamento in Camposanto per il penultimo concerto della Rassegna di Musica sacra Anima Mundi. Protagonista la pianista russa Alexandra Dovgan, ancora adolescente ma già celebre da anni in tutto il mondo, con un programma imponente, la Sonata op. 110 di Beethoven, la Seconda Sonata di Schumann e le Variazioni su un tema di Corelli di Sergej Rachmaninov.

Nata nel 2007 in una famiglia di musicisti Alexandra Dovgan inizia lo studio del pianoforte all’età di quattro anni e a cinque anni entra al Conservatorio di Mosca. Non ancora undicenne vince il concorso per giovani pianisti “Grand Piano Competition” di Mosca. Le immagini del suo concerto fanno il giro del mondo, emozionando musicisti e amanti del pianoforte. Il grande pianista Grigory Sokolov ne apprezza oltremodo l’innato talento: «È un raro caso: la definizione di “bambina prodigio” non è adatta alla pianista Alexandra Dovgan, perché questo miracolo non ha nulla di infantile. Ascoltandola sentirete suonare un adulto, con una sua personalità. Noto la maestria della sua formidabile insegnante, Mira Marchenko, ma ci sono cose che non si possono insegnare. Il talento di Alexandra Dovgan è di una armonia rara, la sua maniera di suonare è autentica e concentrata. Prevedo un grande futuro per lei». Un debutto segue l’altro, nelle più prestigiose sale da concerto di tutta Europa e in Giappone, come solista, con orchestre e con direttori di rilievo internazionale quali Ton Koopman, Gustavo Dudamel, Andrew Davis, Jonathan Cohen. Per Trevor Pinnock, che l’ha diretta in un concerto con l’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo, «è una gioia accompagnare questa giovane grande interprete, capace di trovare una naturale affinità con le composizioni che suona, infondendo alla musica una ventata di luminosa tranquillità». Bellezza del suono, purezza espressiva e una fervida immaginazione musicale ne fanno una pianista di straordinario carisma.

Si parla di “tardo stile” per quasi tutte le composizioni di Beethoven pubblicate con numeri d’opus successivi a 100, capolavori estremi sotto ogni punto di vista. A inaugurare il tardo stile fu una serie di cinque sonate per pianoforte: tra cui la Sonata Op.110, completata il 25 dicembre 1821, dove troviamo tutti i connotati di questa fase stilistica.

Dal 1829 al 1839, fra i diciannove e i ventinove anni, Robert Schumann scrisse soltanto composizioni per pianoforte, i numeri d’opus da 1 a 23. Il primo tempo della Sonata è febbrile e scalpitante così pure il Finale (Sempre più presto e più presto): un momento di puro virtuosismo, espressione di quella sua ansia utopistica di un virtuosismo trascendentale, come quello che aveva ammirato in Paganini.

Le Variazioni su un tema di Corelli, furono composte nel 1931. Come altre musiche sue di meno facile presa, non ebbero gran fortuna: il 31 ottobre le eseguì a Montreal, e fin dai primi momenti si accorse che il pubblico non gradiva, tanto che ne saltò diverse per finir prima, e anche in seguito non le suonò mai per intero. Il tema in realtà non è di Arcangelo Corelli, ma era quello celeberrimo e antichissimo della cosiddetta “Follia di Spagna”, utilizzato da molti grandi compositori, da Lully a Frescobaldi, a Bach, Händel e appunto da Corelli, che vi aveva costruito sopra ventitré variazioni nella Sonata op.5 n.12 per violino. Rachmaninov scrive un tema di sedici battute che indaga con interventi raffinatissimi nelle sue implicazioni armoniche e ritmiche, evocando a volte una antica chiarezza clavicembalistica.

 

Il pubblico di Anima Mundi avrà anche quest’anno la possibilità di sostenere, attraverso libere offerte, alcuni progetti di solidarietà e assistenza sul territorio. L’iniziativa è promossa dall’Arcidiocesi di Pisa-Caritas Diocesana e il progetto legato a questa serata è Povertà dei minori. Dall’esperienza di prossimità realizzata nell’ascolto emerge una povertà nascosta, quella dei figli delle famiglie seguite dalla rete dei Centri Caritas. Hanno minori opportunità, sia dal punto di vista scolastico che da quello culturale, sportivo, ricreativo. Con lo “stanzino della scuola” nel 2023 sono stati realizzati interventi per 353 minori, appartenenti a 226 nuclei, fornendo materiale scolastico ma anche attività sportiva e campi solari.

Ingresso gratuito con biglietto.

Al momento la prenotazione online è esaurita per tutti i concerti. Ogni giorno di concerto, a partire dalle ore 18, i biglietti rimasti e non ritirati saranno messi in distribuzione solo presso la biglietteria.

www.opapisa.it