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Il Pisa esce indenne dal Tombolato di Cittadella

500 tifosi nerazzurri son saliti fin in Veneto nel campo storicamente ostico di Cittadella a cercare di trascinare la squadra di Inzaghi. Il Mister conferma le anticipazioni date e attua un ampio turn over. A sorpresa la difesa è la stessa col Palermo: dentro Capitan Caracciolo al centro della difesa, nonostante le 3 partite ufficiali da titolare in 15 giorni a 34 anni suonati. A centrocampo inamovibile Marin, ma terzo compagno diverso di reparto in tre gare: stavolta tocca al biondo danese Højholt. Cambiano gli esterni: a sinistra tocca ad Angori mentre a destra a Leris. Davanti tridente tutto nuovo con Bonfanti supportato da Arena e Vignato.

Il Cittadella parte forte nel possesso palla e cerca di spingere sopratutto sulla fascia destra , costringendo Angori e Vignato a contenere piuttosto che spingere. Ma il Pisa praticamente alla prima vera occasione riesce a passare: palla lunga che arriva ad Arena appena fuori area, con una zampata riesce a portarsi la palla avanti scavalcando il diretto avversario, entra in area e fa secco il portiere Kastrati sul suo palo. Il Cittadella accusa il colpo ed è il Pisa ad agire di rimessa cercando il raddoppio: ma Bonfanti due volte e Vignato una non riescono a trovare il colpo del Ko. Sulla fascia sinistra d’attacco del Cittadella l’arbitro Arena fischia un fallo a Canestrelli che protesta apertamente indicando una spallata. La seguente punizione viene ribatutta da Vignato nella barriera a due, ma la palla torna a Casolari che la getta in area, di testa Carissoni la spinge in mezzo dove con una zampata Vita, sul filo del fuorigioco, la infila in rete. Il Pisa non accusa il colpo e poco dopo Arena recupera una palla sulla trequarti destra e si avvia in area tra due avversari, si sistema la palla sulla sinistra ignoranto Bonfanti poco più in là e va al tiro colpendo clamorasamente la traversa. Sul finale di frazione il Cittadella prova a manovrare ma le azioni più interessanti capitano sempre alla squadra nerazzurra: prima con il solito Arena, servito da Leris, poi con Bonfanti, stavolta servito da Arena ma entrambe le conclusioni non vanno a buonfine.

Il secondo tempo comincia a parti invertite. Gorini negli spogliatoi chiede ai suoi di lasciare il gioco ai nerazzurri che hanno difficoltà a costruire. In un paio di circostanze è proprio il Cittadella a sfruttare le ripartenze. Per ben due volte gli attacanti di casa si trovano a tu per tu con il portiere Semper che si fa trovare pronto in entrambe le occasioni ipnotizzando gli avversari. Inzaghi effettua tre cambi alla volta: in avanti tornano Moreo e Tramoni al posti di Arena e Vignato, mentre sulla sinistra la solita staffetta stavolta con Beruatto che subentra ad Angori. Il Pisa inizia a riaffacciarsi nei pressi dell’area di Kastrati ed ogni volta che lo fa pare possa rendersi pericoloso. Al 66esimo Leris partendo da destra si accentra e tenta il tiro in mezzo al traffico dell’area, la palla arriva a Bonfanti che spalle alla porta l’appoggia per Moreo che tira a botta sicura con il piattone sinistro e la palla si pianta sul palo a portiere battuto. Poco dopo arriva, sempre dalla destra, un ottima palla a Tramoni poco fuori dalla lunetta dell’area: il genietto corso tira a girare e la palla sfiora il palo in un tiro che sembrava aver messo fuori gioco il portiere albanese della squadra di casa. Al 73esimo altra folata del Pisa che porta Leris ad entrare in area, l’algerino con portiere fuori dai giochi tira a botta sicura con il piattone sinistro dando l’occasione a Masciangelo di respingere il tiro da terra, che poi esulta come avesse segnato. Il Cittadella prova a creare ma il Pisa non corre grossi rischi ma anzi, in uno dei tanti calci d’angolo, a pochi minuti dalla fine, sfiora di nuovo il gol: angolo battuto da Beruatto, Moreo in corsa si avvia nell’area piccola e colpisce angolando nel palo inverso, ma la palla si avvia di poco sul fondo.

La partita termina con un buon punto portato a casa dai nerazzurri di Inzaghi, ma alla fine sono più le recriminazioni. Inzaghi aveva chiesto ai suoi uomini di dimenticare la prestazione col Palermo e di effettuarne un’altra di livello, la squadra risponde presente con tutti gli uomini scesi in campo, compresi quelli che fino ad ora si erano visti meno. Il danese Højholt si è dimostrato un muro a tratti insuperabile e un polpo capace di infilare le gambe ovunque pur di recuperare la palla. Sicuramente risulterà molto utile nel proseguo del campionato. Arena ha confermato le sue doti di fantasista pericolosissimo, ma lo stesso Vignato, un po’ più sacrificato in copertura sulla fascia, ha dimostrato di esser un altro rispetto alla scorsa stagione. Leris sembra già giocare da mesi a Pisa. La squadra stra crescendo e lo fa con un’anima operaia – definizione che lo scorso anno non fece molto felice il Presidente Corrado – che la mantiene nelle parti alte della classifica, seppur ancora corta essendo poche le giornate di campionato, ma mantenendosi ancora imbattuta. Il lavoro da fare è ancora tanto, il mercato può puntellare ancora qualcosa, ma le premesse sembrano portare ad un campionato come piace alla piazza: di cuore e sostanza, lottando su ogni pallone per vendere cara la pelle.

CITTADELLA (4-3-1-2). Kastrati; Carrisoni, Angeli, Sottini (46′ Salvi), Masciangelo; Vita (76′ Amatucci), Casolari, Branca; Cassano (62′ Tessiore), Ravasio (62′ Pandolfi), Rabbi (71′ Desogus). A disposizione Scquizzato, Maniero, Magrassi, D’Alessio, Rizza, Djibril, Negro, De Luca. Allenatore Gorini

PISA (3-4-2-1). Semper; Canestrelli, Caracciolo, Bonfanti G.; Leris (87′ Piccinini), Marin, Hojholt, Angori (60′ Beruatto); Arena (60′ Moreo), Vignato (60′ Tramoni); Bonfanti N. (75′ Touré). A disposizione. Nicolas, Loria, Mlakar, Rus, Calabresi, Tosi, Jevsenak. Allenatore Inzaghi

Arbitro. Alberto Ruben Arena di Torre del Greco. Assistenti. Passeri-D’Ascanio. 4° Ufficiale. Milone. Var. Nasca. Avar. Volpi.

Reti. 8′ Arena, 25′ Vita

Note. Ammoniti Sottini, Vita, Vignato, Masciangelo, Desogus. Recupero 1′ pt; 4′ st. Spettatori 3.685