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Proseguono le rimostranze rispetto alla riduzione dei servizi al distretto Asl di via Martin Luther King. Nella giornata di lunedì 8 luglio, il sindaco Matteo Cecchelli e gli assessori Francesco Corucci (Diritto alla salute e rapporti con la Società della salute) e Candida Pugliese (Sociale), hanno accolto la delegazione composta dal presidente della Pubblica assistenza di Pisa Alessandro Betti, i coordinatori della sezione di Asciano Marcello Fasano e della sezione Gello-San Giuliano Terme Rossella Parisi e da Andrea Vento.
La scorsa settimana i delegati hanno consegnato agli amministratori le 442 firme raccolte nei giorni scorsi tra cittadini e soci Pa del territorio. Circa un mese fa, dopo aver accolto le preoccupazioni dei cittadini, il sindaco Cecchelli era intervenuto pubblicamente, scrivendo anche alla direzione Asl, che a sua volta ha risposto che le modifiche di giorni ed orari sarebbero circoscritte al periodo estivo.
“L’amministrazione comunale si è mossa da subito per avere chiarimenti – affermano gli amministratori comunali sangiulianesi –. I servizi socio-sanitari di prossimità, dei quali fanno in buona parte uso le fasce più anziane e fragili della popolazione, sono preziosi, considerato soprattutto che il nostro Comune supera abbondantemente i 30mila abitanti distribuiti su una superficie molto estesa in chilometri quadrati. Tenendo inoltre conto che non esistono più i distretti di Pontasserchio e Mezzana, quindi non ci sono vere e proprie alternative se non il presidio di San Giuliano Terme, l’unico rimasto”.
Il presidente Betti esprime il “pieno sostegno alle richieste del sindaco Cecchelli”, domandandosi se l’operazione non “sia un’altra delle tante spinte verso un sistema privato”. “Su questo non rimarremo in silenzio – prosegue –, i servizi di salute, soprattutto quelli di cui c’è quotidiana richiesta, devono essere accoglienti e diffusi sul territorio, vicini ai bisogni delle persone. Si allontanano i servizi di salute e, in questo caso, di quelli quotidiani: prelievi di sangue. E non si dica che accade a causa del periodo estivo, così si allontanano i servizi di salute dal territorio e dai bisogni delle persone, soprattutto delle più fragili”.
“La petizione – afferma Vento – , a sostegno della quale continua la raccolta firme, chiede non solo il ripristino immediato dei 6 giorni settimanali di apertura per i prelievi, ma anche l’aumento da 15 a 25 prenotazioni, riservando altri 10 posti per l’accesso diretto, per un totale di 35 giornalieri, gli stessi effettuati pre-covid, rimossi poi con l’emergenza pandemica ormai terminata e introdurre la facoltà di prenotazione anche senza ricorso alla complessa procedura on line direttamente dagli infermieri come era possibile fino a poco fa o con assegnazione di una certa quantità di numeri direttamente all’apertura del servizio. Ringraziamo il sindaco Cecchelli per la sensibilità mostrata e invitiamo i cittadini a continuare a sostenere la mobilitazione dal basso firmando la petizione”.