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“Le elezioni passano, ma i problemi restano. A più di un mese dall’ultima tornata elettorale la politica continua ad essere assente ingiustificata sul tema delle concessioni, nessuno che dal Governo si prenda la responsabilità di far uscire le nostre aziende da quel limbo pluridecennale chiamato Bolkestein. Ma il tempo è già scaduto e abbiamo bisogno di risposte”. Sono piene di amarezza e preoccupazione le parole del presidente del Sib Confcommercio Pisa Fabrizo Fontani,
“Nell’assemblea nazionale del Sib indetta per giovedì 18 luglio valuteremo e decideremo le azioni politiche e sindacali da mettere in atto per rompere questo insensato immobilismo. Non è più rinviabile da parte del Governo e del Parlamento una legge chiara e univoca, valida per tutti i comuni d’Italia, che salvaguardi in modo definitivo le nostre imprese, non ci sono davvero più alibi per ritardare ulteriormente”.
“Ricorreremo presso la Cassazione a sezioni unite contro le sentenze pronunciate dal Consiglio di Stato” annuncia il direttore generale di Confcommercio Pisa e segretario generale operativo Sib Confcommercio Federico Pieragnoli “La risposta alle legittime richieste delle imprese balneari deve essere politica, ma considerate le ultime discutibili sentenze il consiglio direttivo nazionale del Sib intende tutelare anche a livello giuridico famiglie e imprenditori che rappresentano un modello di balneazione attrezzata efficiente e di successo, costruito in decenni di sacrifici da decine di migliaia di onesti lavoratori. La situazione è gravissima, c’è in gioco il futuro della balenazione attrezzata italiana, ovvero di centinaia di migliaia di famiglie, di lavoratori che con passione, competenza e professionalità portano avanti una tradizione che ogni anno attira sui nostri litorali milioni di turisti”.
“Come se non bastasse un inizio di stagione difficile condizionato dal maltempo- prosegue Fontani – abbiamo a che fare con nubi ben più fosche che putroppo incombono sul nostro futuro. Sono oramai diversi i comuni e le regioni che stanno organizzando le gare per la riassegnazione delle concessioni demaniali con modalità diverse ed è assolutamente urgente porre un freno a questa situazione caotica che si è protratta per mesi dopo la scadenza del 31 dicembre”.